si è recata a Palazzo del Carmine, per una visita informale al primo cittadino di Caltanissetta Giovanni Ruvolo, la vicepresidente del Parlamento tedesco, Claudia Roth, accompagnata per l’occasione dal console onorario a Palermo Vincenzo Militello, ordinario di Diritto penale e di diritto penale comparato e direttore vicario del Dipartimento di Scienze Penalistiche Processualistiche e Criminologiche dell’Università di Palermo.
Una visita informale che la Roth, leader del partito tedesco dei Verdi e Vicepresidente del Bundestag (il Parlamento federale della Germania), si ritagliata durante un viaggio di piacere in Sicilia in occasione delle festività natalizie.
Un incontro che, grazie al fluente inglese del sindaco Ruvolo, si è svolto senza bisogno di traduttori e toccando diversi argomenti. Primo fra tutti l’immigrazione.
Giovanni Ruvolo ha illustrato alla vicepresidente tedesca le difficoltà che la città di Caltanissetta affronta quotidianamente a causa dell’enorme e continuo flusso di immigrati che transitano dal capoluogo nisseno. Difficoltà che comunque non hanno mai messo in discussione l’accoglienza e l’ospitalità dei nisseni, ma che, in questo grave momento di crisi economica, rischiano di generare una guerra tra poveri.
Si è anche parlato di sviluppo economico, e Giovanni Ruvolo non si è fatto sfuggire l’occasione di raccontare alla Roth le peculiarità nissene, soprattutto per quanto riguarda l’agroalimentare e le miniere dismesse.
La Vicepresidente del Bundestag è rimasta favorevolmente colpita dalle parole di Giovanni Ruvolo, a tal punto che ha espresso al Sindaco la volontà di relazionare sulla questione dell’accoglienza degli immigrati a Caltanissetta, e delle città che vivono le stesse difficoltà, direttamente al Parlamento tedesco, affinché si possano trovare formule che agevolino questi territori. Inoltre la Roth ha proposto al Sindaco, che si è immediatamente reso disponibile, la possibilità di instaurare dei gemellaggi tra Caltanissetta e alcune città tedesche, al fine di rinsaldare l’antico legame che vi è tra i due popoli.