operazioneDiversi i feriti finiti negli ospedali di Palermo a causa delle ferite provocate dai botti di fine anno. Quattro bambini tra i 5 e i 10 anni sono stati trasportati all’ospedale Civico di Palermo per gravi lesioni dopo lo scoppio di un petardo. I quattro stavano giocando con alcuni petardi in una villetta in contrada Marraffa a Misilmeri (Pa), dove stavano trascorrendo il Capodanno.

L’esplosione di un petardo ha provocato ferite molto gravi soprattutto a due bambini di 9 e 10 anni, al più piccolo i medici hanno amputato la mano, il secondo rischia di perdere un occhio. Sull’incidente indagano i carabinieri che hanno fatto la segnalazione al sostituto procuratore di turno che dovrà valutare se procedere nei confronti dei genitori.


Un tunisino di 42 anni residente a Racalmuto (Ag) è stato trasferito dall’ospedale di Canicattì all’ospedale Civico per le ferite gravi riportate all’occhio e alla mano destra. Un ragazzo di 17 anni residente in via Mozambico è stato soccorso all’ospedale Policlinico con ferite alla mano sinistra, al gluteo e alla coscia.

Al pronto soccorso dell’ospedale Civico si sono presentati altri quattro. Un giovane di 27 anni residente in Corso Pisani è stato ricoverato nel reparto di ortopedia a causa di una ferita provocata alla gamba da un petardo artigianale. Un ragazzo di 14 anni residente in via Sferracavallo è rimasto ferito all’occhio da un petardo. Un altro giovane di 27 anni residente in via Giannettino è stato medicato per ferite alla mano e agli occhi e infine un uomo di 31 anni residente a Santa Flavia (Pa) in via Falcone è stato soccorso per ustioni alla mano e al volto.

A Messina un giovane è rimasto gravemente ferito con un petardo che gli è esploso in mano, e ha perso due dita. Un altro ragazzo sparando con una pistola a salve si è ferito gravemente a un dito di una mano. Un petardo inoltre è esploso nei pressi di un supermercato, innescando un incendio poi domato dai vigili del fuoco.

Sono tre, tutti residenti a Racalmuto (Ag), di cui uno in gravi condizioni, i feriti a causa di botti in provincia di Agrigento. Oltre al tunisino di 42 anni, trasferito al reparto di Chirurgia plastica dell’ospedale Civico di Palermo, ferito al volto, a causa delle schegge, un ventenne che era accanto al tunisino al momento della deflagrazione. Un altro racalmutese quarantenne ha riportato ustioni, giudicate guaribili in 21 giorni, alla mano destra ed è stato soccorso dai medici dell’ospedale “San Giovanni di Dio” di Agrigento.

Sono dodici i feriti, sei dei quali ricoverati con la prognosi riservata, ma nessuno in pericolo di vita: è il bilancio dei botti sparati a Catania per Capodanno.

Tra i casi più gravi un quindicenne al quale sono state amputate tre dita della mano sinistra, un 47enne ha perso l’occhio destro mentre a un egiziano di 20 anni un petardo ha ustionato in maniera grave il piede destro. I pazienti più gravi sono ricoverati nell’ospedale Cannizzaro. Indaga la polizia di Stato.

Secondo il Dipartimento della Pubblica sicurezza “ancora una volta gli episodi più gravi devono essere ricondotti all’uso sconsiderato di prodotti pirotecnici illegali”.

Catania è stata una delle città in cui sono emersi sei casi di particolare gravità, con persone ricoverate in due ospedali con la prognosi riservata, ma non in rischio di vita e con menomazioni complesse, tutte legate allo scoppio di petardi.

All’ospedale Cannizzaro, in particolare, si trovano: un uomo di 48 anni, per lesioni causate dallo scoppio di un petardo che gli ha procurato la frattura della parete orbitale destra con perdita del bulbo oculare; un 43enne con un trauma alla mano destra con vasta perdita di sostanza e subamputazione del I, II, III e IV dito; un 23enne con una ferita lacero contusa alla mano destra con frattura della falange del I dito; un trentenne con l’amputazione dell’avampiede; un 15enne con amputazione parziale del I, II e III dito della mano sinistra.

All’ospedale Vittorio Emanuele è ricoverato, con prognosi riservata, un uomo di 23 anni con ferite al volto che interessano anche l’occhio sinistro.