Da un po’ di tempo continuavo a chiedermi che cosa volesse rappresentare.  Scusate faccio un passo indietro, ci troviamo tra via Cesare Battisti e via Domenico Cirillo, proprio nel punto dove si incontrano queste due importanti arterie cittadine , insiste questa cosa che vedete in foto. La chiamo “ questa cosa” perché non riuscendo personalmente a capire cosa volesse significare, per utilizzare una interrogazione di cammilleriana memoria, ho iniziato a chiedere a chi a Canicattì ci è nato e cresciuto. A dire il vero alcuni per la prima volta se lo domandavano insieme a me, altri, educatamente mi hanno risposto che non rappresenta una beata…… va bè avete capito , invece un mio amico mi racconta che voleva significare la lisca del pesce in quanto anni fa in quella zona insisteva una pescheria,  pensa se a posto della pescheria ci fosse stato….. va bè anche stavolta avete capito.

All’improvviso tutto mi è stato più chiaro, il recupero della pesca e dell’acquacoltura , citato nel documento unico di programmazione 2017/2018 appena sottoscritto e presentato, sembra legarsi ad concetto di continuità che supera le distanze geografiche che porta la città dell’Uva Italia direttamente sulla battigia sostituendo ai tradizionali trattori, velieri e pescherecci pronti a salpare. Insomma tutto mi torna all’improvviso. Che stupido a non averlo capito prima.


Comunque sia, il mio amico mi erudisce ancor di più dicendomi che si tratta di una fontana dove non è mai fuoriuscita una goccia di acqua, in quanto l’impianto è farlocco, posticcio, insomma finto. E allora ecco che scatta il pensiero laterale, come si potrebbe declinare una istallazione che simboleggia una lisca di pesce , che però non ha l’impianto per funzionare come fontana come prevedeva il progetto? La si fa diventare un contenitore di spazzatura, insomma dovrà pur servire a qualcosa….. Certo che pensare  di abbattere questa struttura, che come si evince dalle foto è anche pericolosa e pericolante e realizzare in quel luogo un parco  giochi, un posteggio per auto, un giardinetto per gli anziani, non sia certo un’idea malvagia,  insomma qualcosa che non ci  vada di traverso come una lisca di pesce.

Ciò che è più grave che ci siamo abituati a questa bruttura senza  senso  che invade il nostro spazio visivo, geografico e quotidiano. Ecco cosa intendo quando dico che abituarsi alle brutture non ci fa più vedere quelle che abbiamo intorno. Meditate gente…. Meditate.

Cesare Sciabarrà