La dr.ssa Ornella Barrile, 31 anni, originaria di Pietraperzia (EN), neo chirurgo siciliano presso l’Istituto Oncologico Europeo di Milano, fondato nel 1994 dal famosissimo Prof. Umberto Veronesi, primo centro in Italia per la cura della patologia oncologica senologica e tra i primi in Europa. L’Istituto fondato dal Prof. Umberto Veronesi, in media, ogni anno, effettua circa 3000 interventi senologici con le tecniche più avanzate ed all’avanguardia. La dr.ssa Barrile, nella sua esperienza che sta svolgendo da specializzanda ha un sogno, ovvero quello di ritornare in Sicilia e seguire i pazienti del territorio e non solo, offrendo tramite la sua formazione servizi innovativi nel campo della chirurgia oncologica. In questo periodo lavora a stretto contatto con il Prof. Paolo Veronesi nonché figlio del celebre fondatore e la sua brillante equipe.
La dr.ssa Barrile ha avviato il suo percorso di formazione a Catania con il Prof. Diego Piazza, Chirurgo Oncologo di spicco a livello nazionale, che le ha insegnato non solo la tecnica chirurgica ma le ha profuso e trasmesso cosa voglia significhi essere chirurgo. La sua ammirazione e stima per il suo mentore dr. Diego Piazza in questa frase: “Devo a lui e la sua equipe le mie competenze, che mi hanno permesso di intraprendere con entusiasmo questa esperienza nel campo della chirurgia presso lo IEO di Milano, con particolare attenzione alle innovative tecniche operatorie”. Il desiderio di tornare in Sicilia per svolgere la professione aiutando i pazienti di una regione che necessita di giovani brillanti, preparati ed intraprendenti come la dr.ssa Barrile viene percepito in modo inequivocabile dalle sue parole: “Vorrei tornare in Sicilia, al fine di consentire ai miei conterranei di curarsi nella nostra regione. Assisto ad un fenomeno migratorio legato alle cure sanitarie, presso lo IEO di Milano arrivano tantissimi pazienti siciliani e del meridione, i quali per far fronte agli interventi sostengono lunghi viaggi e spese esose. In Sicilia ed al Sud abbiamo chirurghi e professionisti di inestimabile valore, io credo e spero che si possa senz’altro ridurre questo fenomeno, incrementando e potenziando le nostre strutture, conclude dicendo: “L’obiettivo che intendo raggiungere è quello di contribuire all’offerta chirurgica d’eccellenza per i miei conterranei, cercando di creare insieme ad altri colleghi un modello che ottimizzi le risorse ed eviti il disagio di trasferimenti o di viaggi fuori regione per il paziente e i suoi familiari, considerando che, spesso, l’eccellenza risiede proprio nella nostra bellissima Sicilia.”