La Sicilia è la prima Regione in Italia per crescita dell’occupazione. Il dato incoraggiante però non è ancora sufficiente. Il tasso generale di occupazione resta troppo basso. ma adesso i centri per l’impiego funzionano. Parola dell’assessore regionale al Lavoro ed alla Famiglia Nuccia Albano che, ospite di Talk Sicilia, racconta anche di un nuovo concorso in preparazione e il cui bando dovrebbe uscire a maggio per assumere altri 200 funzionari proprio nei centri per l’impiego.

L’assessore regionale Nuccia Albano ospite di Talk Sicilia


Sicilia prima in Italia per crescita occupazionale
“La Sicilia è stata nel 2024 la prima regione della nostra nazione per incremento nell’occupazione lavorativa. È certo che in questo senso noi ci stiamo muovendo veramente molto bene. Da ieri, ad esempio, siamo impegnati nella Fiera del turismo. Che cos’è? Un luogo nel quale noi cerchiamo di agevolare l’incrocio fra la domanda e l’offerta di lavoro, in questo caso nel settore turistico. Sono state convocate 40 aziende che si occupano di turismo e ci mille giovani che stanno aspettando di presentare i loro curricula e di fare i colloqui. Già è stato sperimentato nei mesi scorsi il sistema dei recruiting day, molti ragazzi e ragazze ma anche soggetti più avanti nell’età in cerca di lavoro hanno potuto trovare la loro collocazione lavorativa e questo per noi è un vanto. Voglio invitare chi cerca lavoro di iscriversi al centro per l’impiego perché così potranno essere convocati in queste occasioni”.

Ma assessore funzionano questi centri? La nostra esperienza dice di no

“Funzionano, perfettamente, funzionano alla grande. Non è stato così in passato ma ora funzionano perfettamente. E’ stato dato loro un input diverso e poi sono state reclutate molte forze nuove. Ci sono stati i concorsi due anni fa e sono stati immessi nei vari centri dell’impiego dalla Regione Siciliana circa 200 operatori mentre è in via di pubblicazione un bando per altri 200 funzionari”.

Un concorso regionale in arrivo e con esso nuove assunzioni
“Io spero entro maggio di poter pubblicare il bando di con corso al quale stiamo lavorando. E in questo modo speriamo entro l’anno di avere anche queste altre forze nuove. Duecento funzionari in più saranno la garanzia di un migliore funzionamento dei centri per l’impiego ma saranno anche altre 200 persone che trovano una occupazione stabile”.

“Questo si andrà ad aggiungere alle esperienze di recruiting job day che abbiamo fatto fin qui. Ne facciamo perlomeno un paio al mese, e non solo nella provincia di Palermo, ma in tutta la Sicilia. I risultati sono stati veramente eccellenti”.

Il sostegno alle aziende bandi per il rientro di chi lavora all’estero
“Ho fatto pubblicare un avviso nel mese di settembre affinché le aziende potessero fruire di un supporto economico non di lieve entità ma di di 30.000 euro per ogni dipendente che viene assunto a tempo indeterminato. Già le domande sono state circa 2000 e ci sono 40 milioni di risorse. Noi speriamo di implementarle le risorse e quindi con questa misura aumentare anche le persone che potranno essere assunte. Proprio con la medesima formula è stata prevista nella Finanziaria una somma di 100 milioni di euro. Sempre con queste caratteristiche di assunzione a tempo indeterminato per i ragazzi che tornano dall’estero viene dato all’azienda un supplemento di bonus e vengono erogate non 30 ma 40.000 euro per ogni persona”.

Le risorse per l’ex Fiat ed ex Blutec
“A Termini Imerese abbiamo contribuito a chiudere una vicenda che si protraeva da troppo tempo. L’Assessorato lavoro ha messo a disposizione risorse economiche per poter accompagnare, come politiche passive, i lavoratori che erano diciamo molto prossimi al pensionamento. La dizione esatta sarebbe alla iso pensione e già l’ultima tranche è stata versata all’INPS nei giorni scorsi quindi per circa 200 lavoratori può partire la pensione anticipata. Per quanto riguarda gli altri che saranno assunti dal gruppo Pelligra stiamo mettendo in atto un programma di formazione mettendo a disposizione le risorse necessarie a riqualificarli”.

“E’ stata una una bella operazione congiunta nella quale l’Assessorato al lavoro insieme a quello alle attività produttive hanno fatto convergere le proprie forze per portare il progetto ad una positiva conclusione”.

Insieme dovrete, però, vigilare sull’applicazione dell’accordo di programma

“Ma noi siamo certi che la cosa andrà a buon fine perché il gruppo Pelligra è molto solido. Noi continuiamo ancora le interlocuzioni con loro per seguire il percorso ma tutti deve andare a buon fine e così sarà sicuramente”.

La stabilizzazione di ex Pip ed ex Asu
C’è, poi, la grande sfida della chiusura del precariato pubblico. Ci riuscirete?

“Due grandi bacini di lavoratori instabili, chiamiamoli così, quelli su cui stiamo intervenendo per mettere la parola fine. Con la finanziaria precedente sono state poste le condizione per poter stabilizzare ex Pip ed Asu. Si tratta di lavoratori che da decenni vivevano nel limbo. Una vicenda mortificante che questo Governo si è impegnato ad eliminare e lo sta facendo.

La polemica sulle esclusioni delle onlus del terzo settore
Nelle scorse settimane c’è stata una forte polemica con le associazioni del terzo settore dopo che diverso onlus sono state escluse dall’albo dell’assessorato

“Sì, le spiego subito! Noi abbiamo direttive chiare dal Ministero nel senso che le associazioni del terzo settore devono presentare una documentazione che noi dobbiamo poi inviare al Ministero. Non le dico quante PEC, quanti solleciti, quante cose sono state fatte per invitare tutti a mettersi in regola ed evitare che tutto ciò avvenisse. Si è arrivati, però, alla fine al punto di dover sospendere le associazioni inadempienti”.

“Dopo le polemiche abbiamo trovato un compromesso. Ho convocato i rappresentanti di queste associazione e ho dato una proroga in accordo col Ministero con ulteriori 30 giorni di tempo per mettersi in regola per chi aveva le condizioni e la voglia diciamo di potersi regolarizzare”.

“Il terzo settore è fondamentale ma bisogna essere molto vigili. Il volontariato è certamente il tessuto connettivo della società, perché le istituzioni non riescono a coprire tutti quelli che sono i bisogni della nostra società. Ma occorre vigilare perché ovviamente sempre ci sono le mele marce”.

I progetti a cavallo fra sociale e sanitario
Il vero nodo sono, forse, le assistenze socio sanitarie in eterno ritardo con fondi che troppo spesso non vengono spesi nonostante le esigenze siano tante

“E’ stato sempre molto complicato gestire queste attività per effetto della duplice competenza concomitante con l’Assessorato alla sanità. Ci sono sempre dei vulnus. Queste risorse vengono affidate ai distretti sociosanitari e lì, quando è veramente un inferno. Di fatto abbiamo un comune capofila e diversi altri centri “associati”. Quando il Comune capofila magari è meno attento ad evadere i suoi compiti capita che queste risorse rimangano bloccate anche per gli altri comuni del medesimo distretto. Stiamo lavorando ad una riforma anche su questo per cercare di svincolare i Comuni in modo che ognuno sia responsabile della sua parte di fondi e dei suoi progetti di assistenza e si assuma le proprie responsabilità”.

Dall’assistenza sociale alle case di riposo
“Con questi fondi si gestiscono una serie di interventi. Persone che non necessitano più di assistenza sanitaria ma hanno comunque bisogno di assistenza. Recentemente abbiamo pubblicato un avviso per gli anziani che spesso vivono in solitudine. Gli interventi son mirati a creare dei luoghi dove possono vivere in compagnia, possano fare dei corsi di digitalizzazione, di musica, di teatro. Tutto in modo tale da poter trascorrere il loro tempo in serenità”

“Recentemente abbiamo fatto un altro bando di gara invitando i comuni a realizzazione centri diurni per gli anziani. Infatti la Regione sovvenziona con cospicue risorse la ristrutturazione di centri”.

Gli altri bandi in preparazione in tutti i settori
“Stiamo lavorando su diversi bandi. Per esempio uno che mi piace molto è quello attraverso il quale verranno assegnati circa 6 milioni di euro per voucher alle famiglie, non solo alle famiglie con ISEE molto basso, ma anche medio, per poter consentire ai giovani non solo di fare sport ma assisterà anche chi ha una tendenza verso la musica o il teatro e magari la famiglia non può sostenere queste passioni. Quindi ci saranno questi voucher per i giovani perché i giovani devono essere al centro della nostra attenzione”.