Ha ammesso di avere avuto una relazione con un frate di 66 anni, dell’ordine dei francescani rinnovati, una donna di 34 anni sentita oggi come testimone al processo che vede il religioso imputato di violenza sessuale nei confronti di cinque vittime. La donna che all’epoca dei fatti aveva 24 anni ha detto in aula si essere “stata vittima di una manipolazione”.
Per gli avvocati della difesa si è trattato di un “rapporto consenziente”. Il frate originario della Colombia, che si trova rinchiuso nel carcere di Castelvetrano oggi era in aula. Per molte famiglie che facevano parte del gruppo religioso era un punto di riferimento. Un uomo dal forte carisma. Per alcune famiglie scoprire che avrebbe commesso abusi nei confronti dei figli di appena 12 anni è stato terribile.
La donna ha raccontato in aula che gli abusi sarebbero iniziati durante una gita ad Ischia. Gita nota alle famiglie delle giovani che vi hanno preso parte, non all’ordine religioso che sarebbe stato tenuto all’oscuro. Tra l’altro i frati non sapevano che al viaggio di preghiera partecipavano anche delle giovani ragazze. La testimone ha raccontato in aula che a pagare è stato il frate. Ha risposto alle domande dei pubblici ministeri Maria Bambino e Mario Calabrese. Era il 2015, il frate avrebbe chiesto alle ragazze di “spogliarsi e cambiarci davanti a lui. Ci disse che era un modo per esprimere la libertà del nostro corpo.
Provavamo vergogna, ma l’abbiamo fatto velocemente per imbarazzo”. Ci sarebbe stati altri viaggi a Roma, Venezia e Milano. La donna, che frequentava il gruppo dei giovani, racconta di effusioni richieste in albergo. Gli avvocati della difesa Pasquale Contorno e Claudia Corrao hanno ribadito che il rapporto era consenziente. Il rapporto tra i due si è interrotto perché frate Bernardino avrebbe voluto spostare la ragazza in un altro gruppo di preghiera. All’imputato sono contestati anche abusi nei confronti di 5 minorenni. Le parti offese, i genitori e le associazioni “Cotulevi” e “Insieme a Marianna” si sono costituire parte civile con l’assistenza degli avvocati Federica Prestidonato, Marcello Drago e Girolama Manzella.
Parte civile anche la diocesi di Monreale e i frati minori rinnovati assistiti dall’avvocata Giulia Galati.
Oggi è stato sentito anche il superiore dell’ordine che ha spiegato che l’istruttoria canonica è giàstata avviata nei confronti del frate colombiano nel 2024 quando la vicenda è emersa. L’accusa di abusi sessuali è gravissima. Il frate ha disatteso alcuni fondamenti dell’ordine francescano rinnovato. L’uso dei cellulari è vietato, tranne in alcuni casi. E anche la possibilità di avere soldi e di spenderli in un albergo di lusso.