Nell’adunanza del Consiglio Comunale tenutasi in seconda convocazione in seduta straordinaria ed urgente il 3 Luglio 2012, i Consiglieri Comunali della maggioranza, pur condividendo le ragioni della minoranza sull’operato del Sindaco, che ha fatto entrare il nostro paese nel circuito mediatico procurandogli un grave danno d’immagine, respingono la mozione di censura proposta dalla minoranza con la motivazione che le dichiarazioni del Sindaco sono state riportate in modo scorretto dagli organi di stampa.

Il Sindaco Pippo Morello in una lunga e articolata nota dichiara: “

Il Consiglio Comunale, convocato in seduta straordinaria da parte del presidente Salvatore Morello, ha affrontato l’argomento relativo alla “situazione politico-amministrativa e vicende medianiche a seguito della nomina e dimissioni dell’Assessore Maniscalchi “.

Nel corso della seduta consiliare ho chiarito, dal punto di vista politico ed amministrativo, la mia posizione, attraverso una relazione che ho deciso di rendere nota solo dopo che sono stato sentito dagli organi inquirenti, per rispetto nei confronti di chi ha condotto le indagini ed al fine di evitare che ulteriori polemiche togliessero loro serenità di giudizio.

Ho voluto soprattutto porre all’attenzione del Consiglio l’ espressione che ha costituito il motivo del linciaggio operato nei confronti della mia persona, al di là del mio operato e della stessa nomina ad assessore dell’avv. Maniscalchi. Pertanto, ho precisato che il senso reale della mia espressione riportata infelicemente dalla stampa: “Io faccio politica, non antimafia” era che, alla domanda del giornalista che mi chiedeva se ero a conoscenza delle vicende giudiziarie dell’Avv. Maniscalchi, rispondevo che non sono addentro all’ambiente giudiziario che fa antimafia, perché io faccio politica: espressione modificata o comunque non contestualizzata, forse per dare titoli sensazionali agli articoli.

Ho anche precisato che l’antimafia non si fa con le dichiarazioni, corrette o sbagliate, riportate sui giornali. Non si fa nemmeno mettendosi sul pulpito per condannare un sindaco che avrebbe usato un’espressione poco felice: si fa con fatti concreti che fanno intendere con chiarezza chi sta da una parte e chi dall’altra. La mia attività amministrativa è stata caratterizzata da significativi fatti e da oggettivi provvedimenti che non lasciano dubbi sul mio operato a favore della legalità e dell’antimafia:

-attivazione del giudizio civile nei confronti di Vellini Carmelo per il risarcimento del danno a favore del Comune di Naro –costituitosi parte civile- effettuata con delibera di Giunta n.68 del 17.12.09 http://www.comune.naro.ag.it/download/attiamministrativi/deliberazioni%20giunta/Testo%20Delibera%20G.C.%20n.%2068%20del%2017.12.09.pdf

-stessa cosa nei confronti di Sardino Giuseppe, effettuata con delibera di Giunta n.5 del 04.02.2010 http://www.comune.naro.ag.it/attiamm10/deliberazioni%20giunta/Testo%20Delibera%20G.C.%20n.%205%20del%204.2.10.pdf

-adesione al Protocollo della Legalità “Carlo Alberto Dalla Chiesa” al fine di prevenire infiltrazioni mafiose nella gestione degli appalti pubblici, effettuata con delibera di Giunta n.59 del 14.12.2010 http://www.comune.naro.ag.it/attiamm10/deliberazioni%20giunta/Testo%20Delibera%20G.C.%20n.%2059%20del%2014.12.10.pdf

-conferimento al Consorzio Agrigentino per la Legalità e lo Sviluppo dei terreni confiscati alla famiglia mafiosa dei Guarneri di Canicatti, siti in c.da Virgilio estesi in circa 60 ettari, effettuato con delibera di Giunta n.56 del 25.11.2010 http://www.comune.naro.ag.it/attiamm10/deliberazioni%20giunta/Testo%20Delibera%20G.C.%20n.%2056%20del%2025.11.10.pdf

-firma della lettera di disponibilità (prot. n.6501 del 20.06.2012), a favore del Consorzio Agrigentino per la Legalità e lo Sviluppo per il conferimento di ulteriori terreni siti in c.da Gibbesi estesi oltre 250 ettari, sempre confiscati alla famiglia mafiosa Guarneri di Canicatti.

Ecco come il Sindaco di Naro fa antimafia: coi fatti concreti e con la convinzione che fare il sindaco significa anche e soprattutto fare antimafia.”