1265737061003_sfratto1okI coniugi Iacono, che contro lo sfratto si sono fatti murari in casa, rimarranno nella loro abitazione, almeno per il momento. La trattativa fra l’ufficiale giudiziario, la nuova acquirente dell’immobile e i coniugi Iacono è finita: la proprietaria che si è aggiudicata la casa per trentamila euro ha dato la disponibilità a un incontro in settimana con i legali delle rispettive parti per trovare un compromesso.

Probabilmente verrà data la possibilità ai coniugi di ricomprare la casa allo stesso prezzo per cui la donna se l’è aggiudicata. “È un ottimo risultato per noi – dice Marcello Guastella del Movimento dei diritti per gli agricoltori – finalmente qualcosa comincia ad andare per il verso giusto”.

Paolo Iacono, 61 anni, ha la barba incolta. Il suo volto è provato da anni di tribolazioni economiche. Racconta a fatica la sua storia di imprenditore che ha subito la vendita all’asta della propria casa. Che per difenderla dallo sfratto ci si è fatto murare con la moglie.

La sua impresa, specializzata nel movimento terra, ebbe i primi problemi nel 1993, quando il comune di Chiaramonte Gulfi (Ragusa) per la realizzazione di una strada interpoderale (importo di 95 milioni di lire) lo pagò sette anni dopo. Da qui esposizioni in banca, interessi che, insieme a crediti, non riscossi da alcuni privati, hanno portato Iacono a chiudere la sua impresa e a diventare produttore agricolo, coltivando zucchine in una piccola serra. Ma le cose cominciano ad andare male quando il prezzo delle zucchine crolla, oscillando dai 10 ai 55 centesimi al chilo. L’imprenditore non riesce nemmeno a coprire le spese di produzione.

“Non posso perdere la casa – spiega Iacono – l’ho costruita con tanti sacrifici e non uscirò da qui. Sono pronto a ridare alla signora che l’ha acquistata all’asta i 30 mila euro spesi e il denaro per le spese legali, perché molti hanno preso a cuore la mia vicenda e mi hanno aiutato. Dopo anni di lavoro, restare senza un tetto è impensabile, la prima casa non si tocca”. Oltre al suo appartamento di via Arno, Iacono ha all’asta anche la sua piccola azienda agricola, che rischia di essere venduta per 8.600 euro.