I VeSpaNati, motivati dal voler visitare il territorio nostrano in sella alle loro vespe, domenica scorsa 24 aprile, hanno iniziato la stagione 2016 raggiungendo la Valle del Belice.
Un’area fortemente vocata al turismo grazie ai siti archeologici di Segesta e Selinunte, il borgo arabo di Salemi, Gibellina Nuova laboratorio di tante opere di architettura contemporanea, il Cretto di Burri là dove in precedenza si trovava Gibellina, Poggioreale con la città fantasma, Calatafimi con il suo centro storico ancora medioevale, Salaparuta e Santa Margherita Belice con il Parco del Gattopardo.
A Santa Margherita Belice è stato visitato il Museo della Memoria e il Grande Palazzo, che fu la residenza di uno dei più famosi principi siciliani, Tomasi di Lampedusa.
Da lì, percorrendo strade collinari e panoramiche delle campagne trapanesi, si è giunti a Poggioreale paese agricolo d’origine secentesca, oggi denominato paese fantasma che si spopolò dalla notte al giorno perché gli abitanti furono messi in fuga dalle violente scosse.
Lungo il percorso si è giunti ai ruderi di Gibellina trasformati dall’artista Alberto Burri in un grande cretto che riproduce l’abitato dell’antico paese. Si tratta della più grande opera al mondo di Land Art.
I ragazzi durante il loro tour hanno avuto modo di potere apprezzare, oltre le bellezze dei centri e dei borghi sopra citati, un paesaggio che sa di antico. Un paesaggio martoriato dal terremoto del 1968, che ha provocato 370 vittime e 70 mila senza tetto.
I VeSpaNati con il loro tour, hanno portato nella Valle del Belice un po’ della loro Canicattì, parlando e chiacchierando con le persone del posto hanno fatto conoscere la cultura e le tradizioni canicattinesi e la passione per le vespe, grazie alle quali è stato possibile raggiungere quei luoghi.













