polizia2Soltanto due persone arrestate ma l’operazione condotta dalla squadra mobile di Caltanissetta e denominata Gheppio, rappresenta una delle piu importanti concluse negli tempi in tema di lotta alla mafia ed al racket.  In primo luogo per lo spessore criminale dei due soggetti arrestati, che secondo quanto emerso dalle indagini avrebbero rappresentato i nuovi vertici della cosca mafiosa di cosa nostra facente capo alla famiglia degli emmanuello di gela. Si tratta di Maurizio trubia, di 41 anni e di Maurizio la rosa di un anno piu giovane. Entrambi gelesi ed entrambi indicati dopo la morte del latitante Daniele Emmanuello nel dicembre del 2007 come i nuovi reggenti del sodalizio mafioso.  In secondo luogo perche l’operazione ha consentito di stroncare sul nascere un progetto di morte ai danni del sindaco di gela rosario crocetta e di alcuni imprenditori che negli ultimi anni avevano collaborato con le forze dell’ordine nella lotta al racket delle estorsioni.  In particolare, dall’attivita di intercettazione telefonica ed ambientale è emerso come il sindaco di gela, reo , secondo il gruppo criminale, di diverse azioni volte a riaffermare la legalità, fosse ormai divenuto il principale obiettivo da eliminare per consentire al gruppo mafioso di proseguire la propria azione criminale. Accanto a minacce verbali, fatte dai componenti del gruppo legato agli Emmanuello, nel corso dei loro incontri, è emersa la volontà di uccidere il Sindaco, nel breve periodo.  Alla base di questo odio nei confronti del primo cittadino di gela, la sua decisione di aver cancellato nel 2006 dalle liste del reddito minimo di inserimento  la moglie di Daniele Emmanuello, Virginia Di Fede , procedendo di fatto al blocco dei pagamenti in suo favore. Uno sgarbo per il clan mafioso che il Sindaco avrebbe dovuto pagare con la propria vita. Infine, l’operazione gheppio ha permesso di porre termine ad un’intensa attività estorsiva condotta proprio dai due nuovi reggenti del clan Emmanuello nei confronti di imprenditori gelesi ma anche del nord Italia.  I due soggetti, spesso come emerso dalle indagini, si trovavano in contrasto per la leadership nella riscossione del pizzo, ed in alcuni casi hanno finito per chiedere la mazzetta allo stesso imprenditore in momenti diversi, presentandosi entrambi come i reggenti del clan Emmanuello. Una spinta fondamentale all’operazione  è arrivata anche dalle dichiarazioni del neo pentito Carmelo Barbieri che da poco ha deciso di collaborare con i magistrati della DDA di caltanissetta. Barbieri. conosciuto negli ambienti mafiosi nisseni come “U profissuri”, avrebbe confermato in particolare l’esistenza del piano contro il sindaco di gela Rosario Crocetta