Il presidente dell’Ordine dei Medici, dr. Giuseppe Augello, in ordine al recente Decreto dell’Assessorato Regionale della Sanità circa gli indirizzi e criteri per il riordino della rete ospedaliera e territoriale regionale, esprime le seguenti considerazioni:
“Premettendo che l’Ordine dei Medici e’ Organo ausiliario dello Stato a garanzia dell’affidabilità e della deontologia dei propri iscritti nei confronti dei Cittadini, pur condividendo nelle linee generali le misure adottate dal governo regionale con la legge 14/4/09 n. 5 “Norme per il riordino del servizio sanitario regionale”,
non può non rilevare lo stato di disagio dei Medici ospedalieri della provincia di Agrigento che intravedono nei decreti scaturenti dalla citata legge una grossa difficoltà all’espletamento della propria missione professionale nei confronti dei cittadini.
Ciò accade perché, a causa della drastica riduzione dei posti letto per acuti degli Ospedali Agrigentini , e della contestuale grave carenza di personale medico, infermieristico e riabilitativo, i medici non sono nelle condizioni di garantire al cittadino tutte le richieste assistenziali in ambito ospedaliero e territoriale, come dovrebbe avvenire con un adeguato supporto tecnico e strutturale.
L’assistenza infatti è data sì dal medico che fornisce professionalmente e deontologicamente la propria opera, ma è fortemente condizionata dalla grave carenza strutturale, strumentale e logistica che determina anche la migrazione sanitaria al di fuori della nostra provincia.
L’Ordine dei Medici, nell’espletamento del ruolo di garanzia professionale, raccogliendo il disagio dei propri iscritti, MANIFESTA PREOCCUPAZIONE ed auspica che la programmazione provinciale da parte degli attori istituzionalmente chiamati ad effettuarla, superi le attuali criticità assistenziali per ridare serenità agli operatori sanitari che giornalmente con spirito di abnegazione prestano la propria opera a salvaguardia della salute dei cittadini.
L’Ordine provinciale dei Medici offre la propria disponibilità a partecipare alla suddetta programmazione al fine di fornire il proprio contributo di garanzia dei medici che
inevitabilmente si riflette sulla qualità della assistenza al paziente.