petrotto2Per chi credeva che la crisi politica a Racalmuto fosse superata, a seguito delle nomine da parte del Sindaco dei cinque nuovi assessori ha preso un abbaglio, Petrotto compreso.
Mercoledì sera in occasione della seduta del consiglio comunale, ritornata dopo parecchie settimane di assenza, due dei nuovi assessori nominati, il medico Salvatore Sardo del Pd e l’ingegnere Edoardo Spalanca del Mpa hanno esternato la loro impossibilita’ nel potere accettare la nomina. Quest’ultimo è stato più schematico nel proprio intervento, motivando la sua scelta di non potere accettare l’incarico per motivi personali e professionali.
Più duro nel suo intervento è stato invece, il medico Salvatore Sardo. «Come posso accettare una nomina che arriva alla mia insaputa. Il sindaco mi ha nominato senza avere contattato il sottoscritto tanto meno il mio partito, quindi – ha concluso il proprio intervento Sardo – ritengo tutto questo una ulteriore provocazione oltre che una nomina fantasma. Io rimarrò consigliere comunale» ha concluso.
Anche Giovanni Barravecchia del Pdl, firmatario della proposta di riduzione a quattro degli assessori non è intenzionato a fare marcia indietro. L’unico ad avere accettato dei cinque nominati è Giovanni Mattina ex assessore al Bilancio prima dell’azzeramento. Allora, si prospettano ancora tempi duri per Salvatore Petrotto, senza giunta ormai da 90 giorni.
«E’ falso quanto affermato da Sardo – dichiara il sindaco Petrotto- io li ho contatti tutti , loro mi hanno risposto che si riservavano di decidere. Questa situazione è il risultato di una legge sbagliata, perché non consente ai consiglieri di rivestire la carica di assessore perché rischiano di rimanere in futuro fuori da tutto». Petrotto aggiunge: «Ma io anche in futuro nominerò solo e soltanto consiglieri comunali che sono stati eletti per volontà popolare investendo su ciò i capigruppo consiliari di ogni partito».
La crisi politica a Racalmuto a questo punto sembra tutt’altro che risolta con risvolti di vario genere che al momento appaiono difficilmente preventivabili. Una brutta gatta da pelare per il sindaco che pensava di avere chiuso la pratica della nuova giunta e che adesso si ritrova con ancor più polemiche da gestire