petrotto4Rinnegati e fedifraghi. Questa è un’altra storia politico-amministrativa di Racalmuto.

Alle prese con l’ennesimo tentativo di alcuni soggetti fedifraghi e che hanno rinnegato dei precisi accordi politici, siglati per iscritto, il sottoscritto assieme ad altre componenti politiche presenti al Consiglio Comunale di Racalmuto, abbiamo dovuto prendere atto della gravità di alcuni comportamenti politici di una frangia ben individuata. In altre parole, ci si è accorti della totale inaffidabilità di un raggruppamento politico che tendeva soltanto ad ottenere la sfiducia, facendosi scudo di chi, aveva ben altri obiettivi, quali ad esempio l’interesse supremo del paese.


L’appello che io lancio a tutte le forze politiche sane di Racalmuto, adesso scaturisce da un clima di gravità dettato da una situazione che, lo ricordiamo, discende anche da un arresto per traffico internazionale di stupefacenti di un assessore. Quest’ultimo fatto di per sé poco ha a che fare con l’azione amministrativa, ma molto con delle pratiche di un settore ben individuato, alle prese con vicinanze poco raccomandabili, in un paese che, grazie anche ai suoi pentiti si è voluto liberare anche dal cancro costituito oltre che dagli efferati fatti di mafia, anche dai comportamenti e dagli agguati di qualsiasi genere che hanno a che fare con la cultura mafiosa.

Gli agguati, i tranelli, le imboscate, le illazioni sui tecnici, le diffamazioni, le calunnie, le lettere anonime, fanno parte di un bagaglio di bassa cultura che poco ha a che fare con la trasparenza dei metodi e delle pratiche umane ed amministrative. Chi rimprovera ad altri presunte inaffidabilità o mancanza di correttezza, deve fare i conti con sé stesso e, addirittura, con delle deleghe firmate e consegnate ad un consigliere comunale, per delle dimissioni concordate con tutte le forze politiche. Per essere più precisi, anziché mantenere fede alla parola data, anzi alle deleghe scritte davanti a tutte le forze politiche, per salvare una poltrona, si è preferito far saltare in aria un’intera coalizione, minacciando anche la sfiducia nei confronti del sottoscritto.

Senza volere approfondire la gestione di spettacoli e squadre di calcio, queste ultime nel mirino della Magistratura, mi è sembrato più logico ed onesto, prendere le distanze da chi, ha tentato di alzare polveroni, rivelatisi inutili, per tentare, di annebbiare la vista delle persone ed obnubilare la verità.

Chi tenta di far intravedere negli altri comportamenti propri che si sono rivelati poco chiari , per non dire altro, tentando di confondere le idee alla gente, è gravemente responsabile delle sue azioni e pertanto ne deve rispondere da solo e non assieme ad altri alla collettività ed a chi è preposto ad effettuare i quanto mai opportuni controlli relativi al suo operato.

Senza chiamata di correo e lontano dalla mia persona.

Salvatore Petrotto
Sindaco di Racalmuto