La Piazza Castello di Lampedusa realizzata da 3 anni appena grazie ad un contributo straordinario del Ministero degli Interni, con annesso parco Robinson per i bambini , sta subendo improvvisi ed inspiegabili lavori, da mercoledì scorso infatti le ruspe stanno eseguendo scavi e di distruggendo le aiuole  di marmo della piazza,  sradicando le Palme e il verde in esse contenute.  Non si comprende per quale motivo  e a chi  può giovare  la distruzione delle aiuole rovinando una piazza da pochissimi anni realizzata  per allargare una strada che già è abbastanza larga e fra un vicolo cieco, dove parcheggiano e transitano solo le macchine dei pochi  residenti, infatti in detta via si trovano pochissime abitazioni oltre alll’Ufficio Circondariale Marittimo e il ristorante della Senatrice nonché vice Sindaco Maraventano  dichiara il Capogruppo del PD Peppino Palmeri.
A Lampedusa dunque a scendere in guerra contro questo provvedimento sono i consiglieri del Partito Democratico che con un esposto presentato al Sindaco De Rubeis, Alla Soprintendenza di Agrigento e alla Stazione dei Carabinieri chiedono  interventi urgenti per verificare  se i lavori sono regolari oppure abusivi considerato che non esiste nessun cartello che indichi una Variante al Progetto, il Direttore dei Lavori e il null’aosta della Soprintendenza.. Il Capogruppo Palmeri ha chiesto al Sindaco De Rubeis di procedere in autotutela a fermare questi lavori e ripristinare le aiuole già distrutte così come previsto dal progetto originale  per il quale la piazza è stata collaudata. Considerato che la richiesta del Capogruppo del PD è  stata disattesa, mentre i lavori di “distruzione” della aiuole anziché fermarsi così come avevano chiesto i consiglieri comunali di opposizione,  Legambiente, e tanti cittadini comuni continuano a ritmo sfrenato, oggi abbiamo chiesto direttamente l’intervento del Procuratore della Repubblica di Agrigento Dr. Renato Di Natale dichiara il Capogruppo del Pd  PeppinoPalmeri.
Intanto anche il Consigliere Comunale del Gruppo Indipendente Andrea Claudio Montana oggi ha presentato un esposto di 2 pagine trasmesso al Sindaco, all’Assessore Regionale ai Lavori Pubblici, nonché alla Digos di Agrigento, ai Carabinieri, alla Guardia di Finanza e alla Procura della Repubblica,  con il quale chiede di conoscere i motivi che hanno indotto L’Amministrazione Comunale a procedere ad effettuare tali lavori su una piazza di nuovissima realizzazione e con fondi pubblici.  Montana nel suo esposto si chiede “se non viene anche in questo caso eseguita la solita politica “ad personam”, distorcendo il reale significato della parola “politica” che è il perseguimento del bene  della collettività, che induce politicanti da strapazzo ad utilizzare il pubblico potere per il perseguimento di scopi e interessi personali e della propria cricca.”