Sabato 21 maggio dieci catene umane, organizzate dal Comitato Vota Sì per fermare il nucleare, cingeranno altrettanti siti nucleari o candidati a diventarlo, per dire no all’assurdo ritorno italiano all’energia atomica proprio mentre il mondo guarda sgomento il dramma di Fukushima e si interroga sul futuro dell’atomo. Non vogliamo – affermano le oltre 80 associazioni del Comitato – che il nostro Paese faccia una scelta antistorica, antieconomica e soprattutto pericolosa. La prima catena umana della giornata si terrà in Sicilia, a Palma di Montechiaro. L’appuntamento è alle ore 10.30 alla scalinata della Chiesa Madre. La costa agrigentina nei pressi di Palma di Montechiaro è oggetto di studio per la localizzazione di una centrale nucleare, per la disponibilità di acqua e la relativa stabilità sismica della zona. Dalle catene umane si leverà anche un grido di protesta contro la disinformazione e la sordina messa allappuntamento referendario: gli italiani hanno il diritto di sapere quello che sta capitando al referendum nucleare. E proprio contro i tentativi di sabotare l’appuntamento col voto del 12 e 13 giugno, il Comitato rivolge un appello ai deputati: il Parlamento non si presti al raggiro del decreto Omnibus che vuole cancellare il referendum senza fermare veramente i programmi atomici del governo. Dica no a questo scippo di democrazia.

Una nutrita comitiva di Sinistra Ecologia Libertà partirà dalla città Crispina alla volta di Palma di Montechiaro nella giornata nazionale per dire no al piano nucleare del Governo Berlusconi. In un comunicato, Angelo Renda, Segretario di Sinistra Ecologia Libertà, Circolo di Ribera, afferma che una significativa delegazione sarà presente e si unirà in modo ideale alle “10 catene per chiudere il nucleare”, che è la manifestazione in programma a Palma di Montechiaro, sabato 21 maggio, ore 11, davanti la chiesa Madre. Nel comunicato di SEL si evidenzia che essa è una iniziativa programmata dal Comitato Nazionale per il referendum contro il nucleare che troverà svolgimento sabato prossimo nei 10 siti in cui il Governo Berlusconi ha ipotizzato la realizzazione delle 10 centrali nucleari previste dal Piano-Scajola. Uno di questi ipotetici siti individuati da quel piano è, appunto, quello di Palma di Montechiaro. Da qui la scelta di svolgere nella Città del Gattopardo questa iniziativa che avrà carattere regionale (sarà quindi l’unica organizzata in Sicilia) e che vedrà convergere sul luogo prescelto delegazioni anti-nucleare provenienti da ogni parte dell’isola. Sinistra Ecologia e Libertà informa, altresì, che il luogo in cui si darà vita a questa catena umana antinucleare è stato individuato nella suggestiva Scalinata della Chiesa Madre: Qui, nella mattinata di sabato, verrà allestito un apposito stand per promuovere la partecipazione al voto referendario del 12-13 giugno. Dalle ore 11 , poi, si darà vita alla catena umana antinucleare. Segreteria Sinistra Ecologia Libertà – Circolo di Ribera.