Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Agrigento,  Alberto Davico, accogliendo la richiesta degli avvocati Luigi Troja e Antonietta Loredana Pecoraro, ha scarcerato l’architetto Giorgio Parrino, 55 anni, di Favara e il geometra Giuseppe Gallo, 43 anni, di Agrigento. I due indagati hanno chiesto di patteggiare: Parrino ad 1 anno e 10 mesi di reclusione (pena sospesa), e Giuseppe Gallo, ha chiesto di patteggiare 1 anno e 2 mesi di reclusione (pena sospesa). Gallo e Parrino coinvolti nell’inchiesta “Self Service” che ha riguardato l’Ufficio Tecnico del Comune di Agrigento per ipotesi di corruzione, vennero tratti in arresto a seguito di ordinanza del Gip di Agrigento. Secondo i difensori dell’architetto Parrino, poiché la stessa Autorità inquirente ha affermato “…giova preliminarmente sottolineare che l’architetto Parrino…non risulta inserito in alcun contesto associativo, ma effettua pagamenti in maniera isolata ed autonoma…”, la posizione del loro assistito poteva essere certo ridimensionata. Cosi gli avvocati Troja e Pecoraro hanno avanzato istanza di scarcerazione con richiesta di patteggiamento della pena. Per Gallo e Parrino il gip ha applicato temporaneamente l’obbligo di dimora ad Agrigento, e per il secondo anche nel comune di Favara. Intanto per il prossimo 13 e 14 dicembre sono fissate le prime udienze al Riesame di Palermo sui ricorsi di cinque delle persone raggiunte da provvedimenti cautelari, ossia Luigi Zicari, Sebastiano Di Francesco, Pietro Vullo, Roberto Gallo Afflitto e Salvatore Troisi.

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