Si è conclusa giovedì mattina l’incontro in pubblica piazza, a Campobello di Licata, delle delegazioni di studenti e lavoratori in lotta. Sono intervenuti Lillo Vangelista, responsabile del Presidio nella S.S. 123 Campobello-Canicattì per il Movimento dei Forconi, Carmelo Mannarà, rappresentante degli studenti dell’UDU Palermo e del movimento studentesco palermitano, che dall’inizio ha appoggiato il Movimento dei Forconi,Chiara Puntarello, rappresentante degli studenti all’Istituto Tecnico Commerciale “Gino Zappa” di Campobello di Licata, delegati dalle assemblee dei licei di Ravanusa, e una nutrita presenza di studenti delle superiori che hanno parlato delle loro condizioni generazionali, subordinate alle rivendicazioni dei lavoratori.
Per il 2012, il decreto governativo, ha prodotto tagli di 417 milioni sui finanziamenti agli atenei, licei e scuole secondarie pubbliche. Inoltre, la manovra contiene pesanti tagli agli enti locali, mettendo in serie difficoltà le regioni, incaricate di finanziare una parte del diritto allo studio. Alloggi, mense e borse di studio versano già in una situazione tragica, con decine di migliaia di studentesse e studenti, che pur essendo riconosciuti idonei per reddito e merito, non percepiscono la borsa di studio. Tante strutture locali registrano fatiscenze gravi. Con i tagli al diritto allo studio di oltre 140 milioni in 2 anni e i tagli alle regioni contenuti nella manovra il governo decide di eliminare in maniera pressoché definitiva il diritto a poter accedere alla formazione e all’istruzione indipendentemente dalla propria condizione economica per migliaia di giovani, diritto garantito dalla Costituzione.
L’introduzione dei prestiti d’onore, pagate attraverso la fondazione per il merito costituita con la riforma Gelmini, è un ennesimo attacco al futuro delle nuove generazioni. . Tali borse dal secondo anno di università di trasformeranno in prestito d’onore, quindi in forme di indebitamento per gli studenti.
Se si tiene conto, che, come riporta il sito prestiti.it, sono più di 40000 gli italiani, genitori e studenti, che hanno rischiesto un prestito nell’ultimo anno per poter pagare i propri studi o quelli dei propri figli, ci rendiamo conto sia di quanto gli studenti vogliano poter studiare senza pesare sulla propria famiglia, doppiamente colpita dalle conseguenze della crisi e dai provvedimenti goverantivi, sia di quanto il governo faccia di tutto per impedirlo. Non possiamo accettare che proprio in un periodo di crisi economica, si scelga di continuare a penalizzare proprio chi viene già pesantemente colpito perché in condizioni economiche svantaggiate. In conclusione si organizzerà nel mese di marzo un assemblea provinciale con le rappresentanze studentesche della provincia, in prospettiva di allargare la protesta, iniziata dal movimento dei Forconi, a tutte le catogorie penalizzate dalle attuali scelte governative.