Continua la diatriba tra i cittadini che protestano per l’eccessivo numero di cani randagi in giro per la città e il comune di Canicattì che si difende dalle accuse spiegando di aver messo in atto tutte le procedure per controllare la proliferazione dei randagi. A tal proposito,domenica mattina, i vigili urbani hanno fermato all’interno della villa comunale , tutti i cittadini con al seguito un cane chiedendo loro la documentazione relativa all’’inserimento del microchip e la museruola per i cani appartenenti a razze aggressive. La polemica è sorta dopo che un ragazzo ha segnalato ai media locali una presunta aggressione e nel pomeriggio si è visto recapitare i vigili urbani a casa che hanno chiesto spiegazioni circa la razza e l’inserimento del microchip. “ Quello che è accaduto è estremamente grave, ho parlato con un legale e ci sono tutti gli estremi per una denuncia per intimidazione da parte del Comune – commenta il signor Pietro Bennici, vittima di un’aggressione da parte di un branco di randagi – questo vuol dire che se qualcuno denuncia qualcosa che all’amministrazione comunale non sta bene rischia ritorsioni , se le cose stanno così siamo messi davvero molto male. I controlli di domenica mattina non si erano ma visti prima d’ora, non è che qualcuno vuole alleggerire il misfatto compiuto contro il sottoscritto mascherandolo con i controlli fatti ad arte per giustificarsi? Il problema del randagismo è ormai diventato un vero e proprio fenomeno: non dimentichiamo le aggressioni di qualche giorno fa, l’autista sbranato da dieci cani, un signora l’altro ieri e notizia delle ultime ore un vecchietto azzannato a Castrofilippo. L’Amministrazione comunale dice di avere ben operato, di aver attivato tutto quanto previsto dalla legge, ecc ecc , ma la realtà è quella che tutti vediamo giornalmente e cioè decine di cani randagi che mettono a rischio l’incolumità dei cittadini. Purtroppo in materia c’è tanta confusione: non si capisce la differenza tra il cane abbandonato, il cane randagio ed il cane inselvatichito casi questi che hanno modalità di approccio normativo diverso. Caro signor Vicesindaco il cane se è al guinzaglio non necessita di museruola; può essere con la sola museruola – e quindi senza guinzaglio – qualora il cane si trovi, in spazi ed aree ad esso destinati”.