Ieri ha cominciato a protestare il movimento dei forconi, tra un mese inizieranno gli autotrasportatori con il fermo dei servizi a livello nazionale, non solo in Sicilia. E’ quanto emerso da una riunione nella sede dell’Aitras a Campobello di Licata. Il Presidente dell’Aitras Salvatore Bella in una nota stampa: “Il 16 marzo ufficializzeremo la data e le forme della protesta che avrà portata nazionale. Gli autotrasportatori non possono più continuare in queste condizioni, con il gasolio che toccherà a breve i 2 euro/litro, con provvedimenti di cui al decreto interministeriale firmato qualche giorno fa, con cui di fatto i 400 milioni di euro destinati alla categoria, finiranno nelle tasche di alcuni grossi consorzi del nord Italia, con beffa per l’autotrasporto siciliano. I tavoli tecnici istituiti dal Governo Monti sono serviti solo per prendere tempo e fare quello che le associazioni nazionali avevano già deciso da tempo. Siamo stanchi di farci dettare legge dalle associazioni nazionali che da quarant’anni monopolizzano il mondo dell’autotrasporto, portandolo all’attuale disastro. La politica adottata dal Presidente della Fai Paolo Uggè è stata sempre indirizzata a riempire le casse di alcuni consorzi del nord con il rimborso sui pedaggi autostradali. Mai adottate le misure richieste dalla categoria nel meridione relative alle infrastrutture logistiche e intermodali, alle ore di guida,al monopolio sulla gestione dei traghettamenti sullo Stretto di Messina, alla filiera agroalimentare che da sola rappresenta l’80% dell’economia siciliana. Vogliamo lanciare un ultimatum al Governo Monti: che si attivi in fretta, prima dell’inizio delle manifestazioni di protesta ed evitare disagi ai cittadini, rimodulando la distribuzione delle risorse a favore dell’autotrasporto”.