“Da cinque anni ricevo lo stipendio base senza fare nulla, senza potere esercitare il mio ruolo e le mie funzioni. Sono il dirigente più anziano qua dentro. Evidentemente la Regione non ha bisogno di chimici. È vergognoso”.

Gioacchino Genchi, il dirigente della Regione siciliana, è stato reintegrato al proprio posto da una sentenza del Giudice del lavoro che è stata notificata al dirigente generale del Dipartimento Ambiente, Giovanni Arnone, all’inizio di gennaio. Ma la procedura di reintegro nelle sue funzioni non è ancora stata avviata. Per questo la Fp Cgil Sicilia ha organizzato un sit-in davanti all’Assessorato al Territorio e Ambiente a Palermo, al quale hanno preso parte anche alcuni esponenti di Idv e Sel.


Al sit in hanno preso parte i componenti della segreteria di Fp-Cgil Sicilia, lavoratori ed esponenti politici: i segretari regionale di Sel, Prc-Fds e Idv Erasmo Palazzotto, Antonio Marotta e Fabio Giambrone. A Genchi è arrivata anche la solidarietà di Leoluca Orlando, mentre hanno fatto tappa al sit-in il consigliere comunale Antonella Monastra e Davide Faraone, consigliere comunale e deputato regionale del Pd.

“La storia di Gioacchino Genchi – spiegano i responsabili della Fp Cgil – ha inizio oltre 5 anni fa quando il dirigente chimico, allora responsabile del servizio sull’inquinamento atmosferico, fu rimosso dall’incarico a seguito dell’attività svolta”.

“Molte le questioni delicate su cui il dirigente diede parere negativo: dalle emissioni della distilleria Bertolino alle fabbriche catanesi di laterizi (che usavano i fanghi del petrolchimico di Siracusa) al grande affare dei termovalorizzatori. Da allora Genchi, estromesso da ogni incarico, ha iniziato una lunga vertenza rivolgendosi anche al Giudice del lavoro che ha riconosciuto al dirigente il raggiungimento di tutti gli obiettivi assegnategli, sconfessando le decisioni pretestuose dell’allora dirigente generale Pietro Tolomeo e di ben due giunte regionali”.

“Il governo Lombardo – dice il segretario generale di Fp Cgil, Michele Palazzotto – si vanta di avere impedito la realizzazione dei termovalorizzatori ma questo non sarebbe mai avvenuto se nel 2006 Genchi non avesse bloccato le procedure sul piano tecnico amministrativo”.