“Dopo quelli di Garibaldi con i Savoia e degli americani con la mafia, oggi in Sicilia ci sarà lo sbarco del Movimento Cinque Stelle”, ha detto Grillo parlando con i giornalisti. Grillo indossa una muta da sub con il simbolo del Movimento Cinque Stelle. “Lo sbarco del nostro movimento in Sicilia – ha aggiunto Grillo – è sostenuto da un gruppo di ragazzi straordinari che non hanno alcuna intenzione di lasciare la Sicilia e che si mettono a disposizione di questa terra. È l’Italia che ha bisogno della Sicilia e non la Sicilia dell’Italia”.
Il leader del Movimento Cinque Stelle ha fatto anche un riferimento al Governo. “Monti – ha detto – è un curatore fallimentare. Ha fatto il suo lavoro sporco e adesso se ne andrà. Sono tutti bocconiani che un anno fa dicevano che la crisi era alle spalle, ma da quando c’è il signor Monti tutti i parametri della nostra economia sono peggiorati”.
Il leader del Movimento 5 Stelle è giunto sulla spiaggia di Torre Faro dopo circa un’ora e un quarto di traversata.
“Non dobbiamo convincere la gente a votare, ma aiutarla a cambiare la mentalità e l’ideologia in cui vive”. Dopo la nuotata, il discorso. Attraversato lo Stretto di Messina con la muta e le pinne, Beppe Grillo si è intrattenuto con la folla di giornalisti che lo aspettavano sulla sponda siciliana.
“Non siamo venuti – dice il leader del Movimento 5 stelle – a elemosinare voti, ma a dirvi che se volete cambiare c’è adesso un’alternativa: cercate i cittadini 5 stelle. Perché dare il voto e poi stare a guardare non serve, e noi non lo vogliamo”.
Secondo Grillo “la Sicilia sta fallendo non per il debito ma per il credito: lo Stato italiano le deve un miliardo di euro. Non è la Sicilia che ha bisogno dell’Italia ma è il Paese che ha bisogno dell’isola. Se la Sicilia si staccasse ci sarebbe un effetto domino per tutte le regioni d’Italia”.
L’ex comico, come adesso si definisce, è nell’Isola per l’avvio della campagna elettorale del Movimento 5 Stelle per le Regionali. “Io sto aggregando persone, cervelli interessanti e giovani su degli obiettivi: noi condividiamo il modo di vedere il mondo e basta. Poi il mezzo è la rete”. Grillo cita come esempio il sindaco di Parma: “Pizzarotti si trova un miliardo di euro di debito al Comune e vanno a vedere invece chi ha dato o no il permesso al circo. Non è questo il nostro modo di vedere il mondo”.
Come sempre, il leader del M5s ne ha per tutti: “Monti fa il curatore fallimentare di una società che è l’Italia e che è fallita. E’ al governo per fare rientrare le banche estere del debito che hanno comprato in Italia, bisogna rivedere tutti i trattati: se il Paese non ferma il debito sarà il debito a fermare il Paese. Io non posso parlare del futuro di mio figlio con dei banchieri. Mi rifiuto. Ci vuole un pensiero di cultura nuovo e noi siamo l’unica alternativa”.
Su Cuffaro: “E’ uscito dal carcere che è una meraviglia di persona. Quell’altro, Lele Mora, è dimagrito: si fanno la beautyfarm e la paghiamo noi. Batman per farlo dimagrire ci vuole l’ergastolo. La Costituzione? Non è un dogma ne un totem: è imprecisa. Calamandrei la chiamava l’incompiuta perché non si fidava, perché non protegge il cittadino, ma è stata fatta per proteggere due partito politici. Anche se era 60 anni fa. Adesso bisogna trovare strumenti per fare valere il diritto dei cittadini e le loro opinioni, e uno di questi è il referendum senza quorum”.
Per Grillo “occorre agganciare il voto di preferenza alla Costituzione. Cosa significa che fanno un maggioritario alla svedese o il proporzionale alla mongola? Ma stiamo scherzando? La verità è che si stanno avvinghiando da soli su se stessi”.
“Il ponte è un’allucinazione mentale, sono cose degli anni 70. Non è una cosa fattibile, gli stessi giapponesi che hanno precedentemente realizzato il ponte ad arcata unica più lunga del mondo sono rimasti scioccati”. Beppe Grillo, leader del Movimento cinque stelle, dopo aver compiuto a nuoto la traversata dello Stretto di Messina torna a bocciare il ponte.
“Dovrebbe essere un ponte lungo 2.300 metri ad arcata unica – prosegue Grillo – ma una cosa del genere non l’ha fatta mai nessuno e sarebbe un esperimento ancora più difficile in una zona sismica: la Calabria e la Sicilia si allontanano ogni anno. Vogliono solo continuare a spendere soldi a debito con i project financing ma non è più possibile e non possiamo continuare a sognare cose degli anni 70. Perché non sognare invece le rinnovabili e cambiare il petrolio con questo tipo di energie nei prossimi 20-30 anni. Questo è un sogno fattibile e utile”.
Per Giancarlo Cancelleri, candidato alla presidenza della Regione siciliana del Movimento 5 stelle, “il gesto tutt’altro che simbolico di Grillo è la chiara dimostrazione che in Sicilia il ponte non serve. A noi servono le infrastrutture interne che al momento sono da terzo mondo. È un ulteriore anacronismo il fatto che si siano già spesi milioni di euro per l’allestimento di un progetto su un ponte che di fatto non esiste”.
Qualcuno aveva polemizzato sulle spese: “Le spese sostenute sono relative al medico che seguiva Grillo e quelle obbligatorie – aggiunge Cancelleri -, con una quota versata alla capitaneria di porto di Messina di circa 650 euro. Per quanto concerne le imbarcazioni che hanno ospitato i giornalisti che hanno raccolto le immagini della nuotata del comico genovese, sono state pagate dalla stampa e non hanno gravato sul movimento. Nel dettaglio comunque ricordiamo che non godendo di rimborsi elettorali, l’esigua cifra impiegata per la manifestazione è tratta dal conto corrente sul quale confluiscono le donazioni degli attivisti del movimento”.
Intanto il viceministro per le Infastrutture, Mario Ciaccia, ha annunciato che “il tema del ponte sullo Stretto verrà discusso nel Consiglio dei ministri della prossima settimana”. In una bozza della legge di stabilità è previsto una penale aggiuntiva di 300 milioni per gli oneri sulla mancata realizzazione. L’intenzione, si apprende da fonti del ministero, sarebbe quella di prendere tempo per trovare una soluzione in grado di ridurre l’esborso a carico dei conti pubblici.
Vittorio Sgarbi commenta la traversata a nuoto dello Stretto di Messina da parte del comico genovese:
«E’ un ignorante che nuota: grasso e non presentabile, sceglie di far parlare di se non per le idee ma per un gesto tipico dei dittatori, da Mussolini a Mao. Neppure troppo inconscia dimostrazione della sua concezione della politica»
“Siamo ormai alla “politica del sensazionalismo”: adesso prova ad attraversare a nuoto lo Stretto, alla prossima occasione Grillo per farsi pubblicità salterà da un ponte con il bungee jumping?”. Così ha risposto Rosanna Restivo ai rappresentanti della società civile e associazionistica che, durante un incontro a Licata, le hanno chiesto quale fosse il suo punto di vista sull’argomento proprio perché, hanno detto, il suo non essere mai scesa prima in politica rappresenta garanzia di vicinanza alla gente ed obiettività .
“Certo è che i siciliani dovrebbero essere stanchi di “stranieri” che vengono a fare proclami e le proprie campagne di conquista in Sicilia – ha aggiunto lo “Tsunami Rosa” così come l’hanno già definita -. E dopo arabi, normanni e svevi sarebbe ora di dire no a un genovese che, vuoi o non vuoi, è ormai dalla gente associato a un modo vecchio, demagogico e populista di fare politica, tant’è che c’è lo equipara a “qualcun altro” per quanto è “Generoso e altruista in pubblico e ricco sfondato e pieno di privilegi in privato”. Io dico: riprendiamoci la nostra terra, già per troppo tempo offesa e matrattata. Governiamola guardando negli occhi le persone, e mostrando di avere programmi concreti e da condividere. Perché il vero gesto eclatante sarebbe quello di ridurre realmente i costi della politica, di condividere con i nostri conterranei migliori condizioni di trasporto, di vita, di quel benessere che via via si sta concentrando solo su pochi fortunati. Ma dobbiamo crederci e capire che ogni voto è prezioso, è una goccia in questo bacino da colmare con amore per la Sicilia, concretezza, impegno e fiducia nel futuro”.