Il permesso di 24 ore di libertà senza la scorta per Totò Cuffaro è iniziato alle 16.30 nella caserma dei carabinieri di Raffadali per l’incombenza dell’obbligo di firma. Subito dopo accompagnato da alcuni familiari si è spostato nella casa paterna di salita Rosario dove ad aspettarlo in strada c’erano il fratello Silvio, ex sindaco del paese, i parenti e una trentina di simpatizzanti. Prima di entrare si è anche fermato con i giornalisti che lo attendevano vicino al portone della palazzina. “Ringrazio che mi abbiano mandato a casa per vedere mio padre”. Incalzato dalle domande ha evitato ogni discorso sulla politica. L’ex presidente della Regione Siciliana che sta scontando nel carcere di Rebibbia a Roma, una condanna per favoreggiamento alla mafia, ha ottenuto una licenza per rendere omaggio alla tomba del padre, morto all’età di 85 anni, il 31 dicembre scorso, i cui funerali sono stati celebrati mercoledì pomeriggio. La sua ultima visita nella casa paterna risaliva a tre mesi fa quando ottenne un permesso di quattro ore. “Sono venuto solo a trovare mio padre e me ne torno, ritornerò prima che mi scade il tempo”. Sereno e per nulla turbato, l’ex governatore si è rivolto ai giovani siciliani. “La Sicilia è una cosa straordinaria, godetevela” . Totò Cuffaro trascorrerà la notte con i suoi familiari e domani mattina alle 9, al cimitero comunale del suo paese parteciperà alla tumulazione della salma del padre Raffaele. Subito dopo raggiungerà l’aeroporto di Punta Raisi per ritornare in carcere. (Foto Sandro Catanese).