<<Salva una vita, puoi farlo in pochi minuti>> E’ l’appello lanciato dal sindaco di Delia Gianfilippo Bancheri domenica mattina dopo aver donato il sangue presso la struttura di Delia della Fidas donatori di Caltanissetta.
<<E’ un gesto che faccio con entusiasmo e consapevolezza da molti anni – ha detto il sindaco Gianfilippo Bancheri. Oggi sono particolarmente felice perchè spero così di poter contribuire ad accendere un riflettore sul problema delle donazioni. E’ bello donare sangue per scopi terapeutici. E’ un gesto di solidarietà che riguarda tutti e che può salvare la vita dei tanti bambini affetti da malattie come la leucemia o la talassemia, delle persone con gravi emorragie in seguito ad incidenti o di quelle sottoposte ad interventi chirurgici>>.
La Fidas donatori di sangue di Caltanissetta, composto da 11 gruppi compreso quello di Delia, raccoglie ogni anno, mediamente, 4300 unità di sangue, circa il 70% di quello utilizzato annualmente dall’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta.
<<C’è bisogno di sangue ha detto il presidente della Fidas di Caltanissetta, Roberto Bonasera – e quindi bisogna tenere sempre altissima l’attenzione sulle donazioni. Per questo ci fa piacere che il sindaco di Delia, Gianfilippo Bancheri, abbia sposato questa causa. Il grande appello è rivolto soprattutto alle nuove generazioni, perchè possano garantire ancora per i prossimi anni il soddisfacimento dei bisogni dei malati della nostra provincia. Colgo l’occasione per ringraziare il gruppo comunale dei donatori Fidas di Delia e dei suoi rappresntanti, Gaetano Augello e il giovane Emanuele Riccobene, per quello che è stato fatto in questi anni e che si sta facendo attualmente>>
<<Tutti possono contribuire a colmare la carenza di sangue che c’è nella nostra provincia – ha aggiunto Gianfilippo Bancheri – bastano pochi minuti. Non ci sono lati negativi nella donazione ma solo positivi. Noi donatori infatti siamo sottoposti a periodiche visite mediche e scrupolose analisi di laboratorio, che ci indicano il nostro stato di salute e consentono così la diagnosi precoce di eventuali malattie. Inoltre con la donazione volontaria si contrasta la speculazione degli emoderivati. Il mio invito che rivolgo a tutti è quindi di donare il sangue per ridurre l’importazione di emoderivati e rendere così autosufficiente il nostro paese. >>.