“Se nell’ultimo periodo noti, in te o altro membro della tua famiglia con età superiore ai 50 anni, maggiori difficoltà a ricordare eventi recenti, svolgere compiti semplici, ti è capitato di smarrirti in un posto conosciuto, allora non perdere tempo”.
A distanza di un anno non è cambiato lo slogan e neppure lo spirito che anima la giornata dedicata allo screening gratuito della demenza di Alzheimer che si svolgerà a Delia, mercoledì 25 settembre, in piazza Madrice, dalle ore 9 alle 18,00.
L’iniziativa è organizzata e patrocinata dal Comune di Delia in collaborazione della Cooperativa sociale Etnos di Caltanissetta, diretta dal dott. Fabio Ruvolo.
L’Alzheimer è la più temuta tra le malattie neurovegetative e colpisce un numero sempre maggiore di persone, prevalentemente anziani dai 65 anni in su. Le statistiche indicano negli ultimi tempi, purtroppo, un progressivo aumento anche tra i giovani.
<<Siamo di fronte a una malattia invalidante – ha detto il sindaco di Delia, Gianfilippo Bancheri. E’ nostro preciso dovere quindi promuovere ogni iniziativa utile a farla conoscere, da un lato e, dall’altro, collaborare con le istituzioni e le associazioni che nel territorio svolgono un ruolo importante ed incisivo sul fronte della prevenzione. Lancio quindi il mio appello ai cittadini perchè approfittino di questa giornata per fare lo screening gratuito>>.
Scopo dell’iniziativa ha spiegato il dott. Salvatore Torregrossa, psicologo, responsabile delle operazioni di screening nonchè del centro sollievo Alzheimer di Delia, <<è quello di promuovere l’informazione e la sensibilizzazione su queste patologie. Non bisogna dimenticare che l’Alzheimer ha un inizio subdolo ed insidioso, che ne rende difficile il tempestivo riconoscimento>>.
In Italia sono circa 500mila le persone che soffrono di Alzheimer. In Sicilia gli ammalati sono 50mila. Una persona su 10 sotto i 65 anni di età e la metà degli anziani con più di 85 anni, oggi, soffre del del morbo di Alzheimer, così com’è emerso nel corso del 20° convegno, organizzato dalla cooperativa Etnos, in occasione della giornata mondiale della lotta all’Alzheimer, al quale hanno partecipato molti ricercatori provenienti da tutta Italia, e che ha messo in evidenza quanto sia emergente occuparsi di questa patologia.
<<E’ una malattia altamente invalidante – ha aggiunto il dott. Torregrossa – perchè è capace di distruggere progressivamente i neuroni con conseguenze terribili sulla qualità della vita delle persone colpite. Attualmente si conoscono solo i meccanismi basilari della malattia. Purtroppo non esiste una cura e neppure una terapia preventiva, ma solo dei farmaci che agiscono solo sui sintomi. L’unica arma a disposizione resta quindi la prevenzione>>.
<<Come istituzione non possiamo sottovalutare questa malattia, che al pari di altre patologie degenerative, pone dei seri problemi non solo di salute pubblica ma anche di natura sociale – ha detto da parte sua l’assessore alla Salute del comune di Delia, Carmelo Alessi. Le demenze producono perdita progressiva della memoria, del linguaggio e delle capacità logiche, con conseguenze deleterie sulla personalità, sull’affettività e sul comportamento e quindi intaccano le normali attività sociali e lavorative delle persone colpite, con ripercussioni anche sulle loro famiglie. Delia è un paese con una popolazione costituita prevalente da anziani e le risorse destinate alla cura e ai servizi di questa e di altre malattie sono sempre di più insufficienti. Si capisce quindi come per noi sia importante intervenire subito, già nei primi anni della malattia. Ecco perchè diventano importanti e decisivi la sensibilizzazione sul territorio, l’informazione e la diagnosi precoce. Ed ecco perchè ho deciso che mercoledì mi sottoporrò anch’io allo screening>>.
La pratica medica ha dimostrato che la terapia ha maggiore efficacia proprio nei primi anni, per questo motivo l’American Alzheimer Association ha elencato dieci campanelli d’allarme che bisogna conoscere. Essi sono la perdita di memoria, difficoltà nello svolgimento di compiti familiari, problemi con il linguaggio, confondere il giorno con la notte, incapacità di esprimere giudizi, frequente smarrimento di oggetti personali, sbalzi d’umore improvvisi, cambiamento della personalità, perdita d’iniziativa.
Se si riconoscono uno o più di questi sintomi – ha detto il dott. Salvatore Torregrossa – potrebbe essere utile un controllo medico, approfittando magari dello screening di mercoledì 25 settembre.