Autotrasporto. Trasportounito, la protesta si allarga

previsto dal 9 al 13 dicembre Assiotrat, Assotrasport, Azione nel Trasporto, Movimento Autonomo trasportatori e Sati


Autotrasporto in fermento, in vista del fermo promosso dal 9 al 13 dicembre da alcune associazioni. A fianco a Trasportounito si sono infatti schierati Assiotrat, Assotrasport, Azione nel Trasporto, Movimento Autonomo trasportatori e Sati.  A renderlo noto è Trasportounito in un comunicato. “Le associazioni – si legge nella nota – hanno affidato ai vertici di Trasportounito la gestione politico-sindacale dell’iniziativa, delegando la rappresentanza di tutti gli autotrasportatori”.

Maurizio Longo, segretario generale di Trasportounito,  in previsione della protesta ha evidenziato che ”quando un rappresentante del Governo afferma che per ottenere le risposte positive alle richieste della categoria occorre sconvolgere il Paese, noi accettiamo la sfida, poiche’ come gli autotrasportatori, anche altri settori e cittadini sono ormai stanchi di subire le scelte di una politica distante che gestisce le sue scelte solo in funzione di interessi particolari”.

Fermo nazionale dei servizi di autotrasporto merci, dalle ore 0.00 del 9 dicembre 2013 alle ore 24.00 del 13 dicembre 2013.

Considerato che nella Legge di Stabilità, il Governo, con il maxi emendamento approvato al Senato, pur eliminando il taglio del rimborso delle accise, giudicato positivamente, non ha introdotto nessuna delle misure urgenti per l’autotrasporto che sono state discusse con il Sottosegretario, On. Girlanda, nell’incontro del 25 ottobre 2013, e diffuse in un documento in cui era evidente l’impegno di un rapido e concreto approfondimento.

Al contrario, il Governo, nell’emendamento citato, ha introdotto misure che nella sostanza non risolvono assolutamente nulla, e che addirittura sono controproducenti per la categoria. Per esempio l’Albo degli Autotrasportatori a nostro giudizio deve essere chiuso, e non potenziato nel ruolo di (ulteriore) controllore “parziale” delle aziende.

Il sistema del trasporto di merci su strada ha urgente necessità di regole chiare e sopratutti applicabili. Regole e non risorse economiche. Regole e non direttive e circolari.

I contenuti del protocollo d’intesa, presentato dal Governo, e sottoscritto dalle altre associazioni di categoria, lo scorso 28 novembre, rappresentano uno scarso tentativo di offendere l’intelligenza della categoria. Infatti, per le richieste avanzate dalla scrivente organizzazione vi sono solo generici impegni, mentre per le richieste avanzate dalle altre associazioni (330 milioni di euro e super poteri all’Albo, cioè a quelle stese associazioni firmatarie) la legge è stata già approvata da un ramo del Parlamento. Questo modo di valutare le convenienze anziché i reali problemi, questo modo di agire, distante dall’economia reale e dalla società, determina pericolose derive sociali per le quali la responsabilità non può che ricadere unicamente sulla rappresentanza politica e sulle Istituzioni.

Distinti saluti

Il Segretario Generale

Maurizio Longo