Il sindaco Vincenzo Corbo,  come rappresentante di tutti i Canicattinesi, traccia un bilancio dell’anno che sta per concludersi e formula auspici e “buoni proponimenti” per il 2014.

“Allora – comincia, con piglio deciso – scrivete: in occasione delle prossime festività, a nome personale e della Giunta, mi è gradito esprimere i più fervidi auguri di un felice anno nuovo a tutti i cittadini canicattinesi e in particolare ai numerosi lettori di questo portale e a tutti coloro che, per i più svariati motivi, si trovano lontano da Canicattì”.


Obiettiamo che non si tratta di scrivere un biglietto d’auguri  ma piuttosto di trarre un bilancio dell’anno che sta per finire per tratteggiare auspici e buoni propositi per il 2014.

“Ho capito – afferma -, passiamo a discutere del lavoro svolto dall’amministrazione in questo 2013, tracciando un bilancio, posso definirmi soddisfatto – aggiunge il sindaco – in questi ultimi mesi sono state sistemate, come pezzi di un puzzle, le tante tessere del lavoro intrapreso fin dal mio insediamento.

Molte malefatte delle passate amministrazioni sono state colmate dal sottoscritto che si è ritrovato a pagare centinaia di migliaia di euro di debiti fuori bilancio, parcelle legali lievitate in maniera esagerata che hanno pesato sul bilancio dell’amministrazione comunale.

Dico questo per dare risposta anche a chi vorrebbe cavalcare l’onda della crisi economica facendosi propaganda in Tv, questa è pura demagogia. Non voglio fare polemica poiché è mia abitudine dare risposte con i fatti e non con le parole.  Insieme ai miei più stretti collaboratori abbiamo affrontato certe soluzioni temporanee ma efficaci che ci hanno consentito di affrontare diverse emergenze.

Per il nuovo anno ci impegneremo nella ricerca di soluzioni al fine di pesare il meno possibile sulle tasche dei contribuenti.   Non che abbiamo finito di lavorare, certo, ma abbiamo fatto considerevoli passi in avanti, di questo sono particolarmente orgoglioso.

Se ho scelto di occupare questa carica non è certo per brama di potere. L’ ho fatto per contribuire a far diventare la nostra comunità una grande famiglia in cui la solidarietà unisca il povero e il ricco. Una città in cui, al di là delle piccole miserie di tutti i giorni, i malati, i deboli, i sofferenti, gli emigrati, i disoccupati e coloro che hanno perduto la speranza possano ritrovare condizioni di conforto, di dignità e di lavoro.

Auguro a tutti – conclude Corbo – di trascorrere giornate di pace e di serenità, con se stessi e con gli altri. E mi auguro che, tutti insieme, nel nuovo anno, riusciamo a costruire una società rinnovata. Il mio sogno è che la nostra Canicattì non sia mai terra di rassegnazione, di illegalità, di individualismo e di violenza ma la terra delle opportunità, della giustizia, della speranza e della tolleranza”.