DSC00785Nello sguardo di Giuseppe, poliziotto in quiescenza, già in servizio alla Questura di Agrigento, nonché fratello dell’appuntato dei carabinieri Alfonso Principato, Medaglia d’Oro al Valor Militare  “alla memoria”, si scorge ancora intenso il dolore che dal 15 aprile 1985 segna  indelebilmente tutta la sua famiglia per la grave perdita subita. Alfonso era un ragazzo generoso e con un grande senso di altruismo, virtù queste che il giorno della rapina a due rifornimenti di carburanti della zona in cui prestava servizio quale componente dell’autoradio dei carabinieri della Compagnia di Canicattì, impegnata nell’attività di controllo del territorio,  lo avevano indotto a porsi, senza pensarci su due volte, all’inseguimento di un rapinatore, unitamente al proprio autista, appuntato Raffaele Revocaria, all’epoca giovane carabiniere, oggi purtroppo non più fra noi perché prematuramente scomparso a seguito di grave malattia il 1° ottobre del 2013 e che gli era valsa l’attribuzione della Medaglia di Bronzo al Valor Militare, anche per il prezioso contributo informativo successivamente fornito per l’identificazione e l’arresto degli autori dell’efferato crimine. Quel giorno del 15 aprile 1985  dopo che era stato diramato dalla Centrale Operativa dei carabinieri l’avviso di ricerche di tre soggetti che si erano resi responsabili di due rapine ai danni di altrettanti distributori di carburanti, uno di Aragona e l’altro di Racalmuto, l’autoradio di cui Alfonso Principato era capo equipaggio, condotta da Raffaele Revocaria, recatasi immediatamente sul posto riusciva ad ottenere precise indicazioni sulla direzione di fuga dei malfattori, che venivano così subito dopo intercettati. L’inseguimento per le campagne della zona circostante, da parte dell’appuntato Alfonso Principato e la reazione armata di uno di loro, costava la vita all’eroico uomo della legge, che cadeva sotto la proditoria azione di fuoco posta in essere nei suoi confronti dal malvivente. Alle 10 di oggi 15 aprile 2014, nel giorno della ricorrenza del 29° anno dal tragico evento, i carabinieri della provincia di Agrigento con una cerimonia hanno deposto un mazzo di fiori nella cappella gentilizia della famiglia Principato presso il cimitero “Bonamorone” della città dei templi, dove è tumulata la salma di Alfonso, alla presenza dei familiari, mentre a tarda mattinata è stata celebrata una Santa Messa presso la Chiesa San Diego di Canicattì.

Alla ricorrenza hanno preso parte Autorità locali, civili e militari del capoluogo provinciale e della città di Canicattì, che si sono strette in un abbraccio ideale e commosso attorno ai familiari della Medaglia d’Oro Alfonso Principato.