carabinieri-gazzella-1Botte da orbi ieri a Calatabiano, in provincia di Catania, dove i carabinieri hanno arrestato quattro persone con l’accusa di violenza privata. In manette sono finiti il padre, i figli ed un altro congiunto che, secondo quanto scoperto dagli investigatori, hanno minacciato con un pistola e poi colpito con calci e pugni un vicino di casa colpevole di ‘non essersi comportato in modo riverente’.

Ieri, i quattro facendo visita alla vittima, sono riusciti ad entrare in casa dell’uomo e lo hanno invitato ad andarsene da quella casa e tornarsene al paese d’origine.


Al diniego espresso dalla vittima, uno dei figli, complice qualche bicchiere di troppo e incitato dagli altri componenti del raid punitivo, ha iniziato a picchiare il giovane che è stato soccorso dal padre, una guardia giurata di 56 anni, che con la sua presenza avrebbe irritato ancora più l’aggressore che ha estratto una pistola (calibro 6.65) sparando un colpo, fortunatamente andato a vuoto.

Il vigilantes ha così estratto la propria arma d’ordinanza sparando un colpo in aria. A dare l’allarme ai carabinieri ci ha pensato, invece, la convivente della vittima, che durante la rissa ha allertato il 112.

Sul posto sono intervenute tre pattuglie che sono riuscite a rintracciare ed arrestare i quattro, rinvenendo in casa il bossolo sparato con la pistola cal.6,35 (ancora non ritrovata) e sequestrare, in casa di uno dei protagonisti dell’aggressione, 70 munizioni da caccia, di vario calibro, detenute illegalmente.

La vittima è stata medicata nell’Ospedale di Taormina (politraumi guaribili in 7 giorni) mentre gli arrestati sono stati rinchiusi nel carcere di Catania Piazza Lanza.

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