“L’entità del credito vantato dal Comune di Delia comporterebbe grave pregiudizio alla stabilità finanziaria del Comune di Sommatino e la scarsa disponibilità di liquidità finanziaria di quest’ultimo renderebbe non facilmente attuabile l’ immediata riscossione dello stesso”. Pertanto la giunta guidata dal Sindaco Bancheri viene incontro alla richiesta del collega Sanfilippo e accetta la “bonaria definizione del debito”. E’ evidente che la decisione del primo cittadino di Delia è stata assunta soprattutto per tutelare il Comune vicino ed evitare allo stesso gravi squilibri finanziari. Il credito vantato dal Comune di Delia nei confronti del Comune di Sommatino supera i 120.000 euro. Tale debito è dovuto per il conferimento dei rifiuti raccolti a Delia, tra il settembre del 2004 e il febbraio 2005, nella discarica di contrada “Donna Paola”. Nel 2013 il Comune di Sommatino era stato condannato a pagare detta somma dal Tribunale di Caltanissetta. E, due anni dopo, il Tar di Palermo ha dato esecuzione tramite la nomina di un Commissario per il recupero delle somme da versare nelle casse del Comune di Delia.
Il Tar aveva anche previsto, “in caso di ulteriore inadempienza, oltre all’intervento sostitutivo, una penalità di mora pari allo 0,5% di quanto dovuto per ogni mese di ritardo nell’integrale esecuzione del decreto”. Inoltre nella sentenza del Tar il Comune di Sommatino è stato condannato al pagamento delle spese di giudizio liquidate in mille ero, oltre accessori. L’accordo raggiunto prevede il “pagamento della complessiva somma di 119.094 euro in due rate di 59.547,47 ciascuna, da corrispondere la prima entro il 31 luglio 2015 e la seconda entro il 31 ottobre 2016, oltre agli interessi maturandi sulle somme residue, al tasso legale e fino al completo soddisfo”. E l’impegno e l’obbligo, da parte del comune di Sommatino, “prima della sottoscrizione dell’ atto di transazione, ad adottare gli atti di impegno di spesa per l’intera somma dovuta”. Da parte sua, quello di Delia rinuncerà “alla penalità stabilita nella misura dello 0,5% dalla sentenza del Tar”.