La Guardia di Finanza di Catania ha sequestrato, nel quartiere Villaggio S. Agata, oltre 45 mila giochi pirotecnici, circa 270 chili, illecitamente detenuti in una cantina condominiale da un uomo che è stato denunciato italiano per detenzione di materiale esplodente.

I finanzieri hanno rinvenuto, tra l’altro, diverse micce utilizzate per costruire l’innesco per la produzione di fuochi e diversi “spaccati”, artifizi pirotecnici di manifattura artigianale, la cui accensione sarebbe avvenuta attraverso l’utilizzo di un tubo in ferro per il lancio.


Come ogni anno sulla questione interviene il Codacons che chiede alle amministrazioni comunali di vietare i botti. “Basta con i fuochi d’artificio di fine anno” dice Francesco Tanasi, segretario nazionale dei consumatori, che chiede anche l’intervento del Ministro dell’Interno.

“Non si tratta, infatti, solo di una primitiva e pericolosa usanza, che ogni anno provoca centinaia di feriti, anche gravi, ma anche di una pseudomoda che, al di là degli incidenti, costituisce comunque un problema serio per la salute, in particolare per bambini, anziani ed animali. E’ bene precisare – continua Tanasi- che sono pericolosi tutti i botti, non solo quelli illegali, ma anche quelli legali usati correttamente”.

“Al di là degli incidenti provocati da un uso improprio dei fuochi d’artificio, infatti, anche quelli perfettamente esplosi, senza inconvenienti, provocano un pericoloso aumento delle polveri sottili. La conseguenza è che il primo dell’anno nelle città si supera il limite di legge di 50 microgrammi al metro cubo fissato per il PM10, con un valore, a seconda della città, da doppio a triplo rispetto alla media del periodo. Ricordiamo che per ogni aumento di 10 microgrammi di polveri sottili concentrate nell’aria, cresce del 3 per cento il rischio di problemi respiratori tipici dei bambini. Ciò significa che se si arriva a cento microgrammi il rischio aumenta del 20 per cento – conclude Tanasi – A correre i maggiori rischi per la salute sono bambini, anziani, asmatici, chi soffre di patologie respiratorie e tutti quelli che hanno patologie correlabili all’inquinamento. Inoltre è accertato che i botti fatti scoppiare in prossimità di un cane o di un altro animale domestico, producono danni irreversibili che vanno dalla morte (spesso per la paura si buttano dai balconi) allo spavento, dalla follia ai danni all’udito. Una ragione in più perchè siano vietati”.