Lunedì sera dopo un anno di pausa di riflessione finalmente ho potuto rivedere Enzo Sciascia ed la The Comedians nuovamente in scena ad allietare questo freddo post Natale che vede questo nostro paese sempre più spopolato per la continua partenza di giovani in cerca di lavoro o per motivi di studio. Quattro serate in allegria quindi servono a far dimenticare i pensieri che ci attanagliano e nello stesso tempo a mettere in moto la macchina organizzativa di chi attorno alla Commedia lavora. Uno spettacolo nello spettacolo perchè oltre agli attori ci sono i costumisti gli scenografici i fonici gli addetti alla sala ai biglietti insomma tutto un mondo che ruota attorno allo spettacolo. Ma veniamo a “lu sucu..” cioè al giudizio da dare come ogni anno su tutta la serata. Già il titolo credo non lasci spazio a grandi aspettative su contenuti impegnativi o avvenimenti drammatici che ogni tanto Enzo in tutti questi anni ha fatto entrare di tanto in tanto. Con questa commedia credo che Enzo ritorni alle origini, alla farsa pura e nuda, ai personaggi popolari che sembrano inventati ma che non lo sono e di conseguenza al linguaggio popolare che a qualcuno può far storcere in naso ma che è il solo che si adatta all’ambiente trattato. Come prima quindi o più di prima questo il senso del titolo di questo articolo. La storia è ambientata a Pietrammare Sicula un paese che si trova su un isolotto crocevia quindi di incontri con profughi africani e nello stesso tempo luogo per vacanze di gente benestante. La famiglia Licitra quindi è una famiglia allargata appunto per la presenza anche di Kaled che ha una relazione con la splendida Valeria che ancora una volta domina la scena con particolare destrezza e naturalezza anche quando con il marito Ignazio alias Enzo Sciascia si avventura in balli e abbracci che suscitano ilarità a tutto campo. Sempre bravo Stefano che interpreta Donato un visionario appassionato di film e che è un po svitato causa forse una brutta storia di tradimenti vissuta da bambino da un suo zio cosa che pochi però credo abbiano capito nel monologo drammatico fatto dalle stesso sulla bara della madre e poi il solito Rosario con la sua espressione da grande puffo che si adatta professionalmente ormai a qualsiasi ruolo soprattutto se popolare ed infine il tormentone del solito Francesco Sortino che con quel “C’è posta per te…” mi ha ricordato con un personaggio questa volta molto difficile quel “ a posto cumpà?” di qualche anno fa. Bravissimo anche secondo me Paolo Lo Bello in un ruolo fatto apposta per lui ai soliti livelli anche i sempre bravi Rocco Vinciguerra” ca pariva daveru parrinu” e Rossella Erba incinta e sensitiva di la “ciciddra” del neonato..!!!!. Anche quest’anno non poteva mancare una bella presenza giovanile ed è toccato alla brava Alida Avarello che ha suscitato gli apprezzamenti di tutti soprattutto di quelli in prima fila che hanno ammirato da vicino l’esuberante bellezza di una ragazza straniera ceka. A completare il cast Sandra Raia, Sofia Sancinito, Noemi Avarello,Rosalba Lentini, Lisa Alaimo,Luigi Iacona, Giovanni Romano Aronica,Valeriano Cosentino, Arcangelo D’Angelo, Alisea Cocita, Alessio Aronica, Candida Coniglio, Mario Paternò ed il cronista Salvatore Di Caro. Personaggi come ho detto prima popolari quasi della marina licatese giusto per dare un idea, con la birra pronta in mano, senza soldi e tutti a campare sulla pensione della madre che muore due giorni prima della scadenza della riscossione. Congelarla un paio di giorni per riscuoterla non è mica una cosa che non è accaduta nella realtà. Disagio sociale quindi che emerge tra una battuta e una risata, cosi come l’uso o meglio l’abuso dei telefonini e la ricerca di immagini e video che ledono la privacy altrui dimenticandosi che si può a volte essere nello stesso tempo anche vittime di questi pericolosi marchingegni che stanno modificando la maniera di vivere di tutti. Infine anche se può sembrare un po’ forzato nel contesto generale della vita della famiglia Licitra, la presenza di un attentatore pronto a farsi esplodere giusto per dare un senso drammatico dopo un paio d’ore di pura spensieratezza. Di solito i finali di Enzo hanno di questi improvvisi capovolgimenti d’umore che possono piacere o non piacere. Comunque bentornato Enzo grazie sempre per l’allegria che porti nelle nostre case e per lo sforzo che fai insieme al cast che ti segue per mettere su uno spettacolo che è non cosa nostra ma “roba nostra”. Ricordiamo a chi magari non lo sa che dietro la commedia c’e un gran lavoro fatto di prove serali molte volte nel gelo di qualche magazzino e molto spesso il copione si completa strada facendo-”Mi si consenta però aggiungere che la più bella battuta l ha fatta Enzo a spettacolo concluso quando rivolgendosi al Sindaco gli ha suggerito di fare “una rotonda in meno e un quadrato in più” vale a dire un teatro dove provare e dove esibirsi tranquillamente Sarebbe ora. Infine mi preme precisarlo negli altri anni Enzo aveva forse privilegiato il ruolo di regista lasciando a Stefano Rosario Francesco e Valeria il ruolo principale. Con questa commedia invece ritorna anche come attore con un look stranissimo a fare il protagonista.