Capodanno 2019 all’insegna della festa e dell’allegria in tutto l’agrigentino, seppur in presenza di  due episodi, a Palma di Montechiaro e Licata, legati allo scoppio di petardi che hanno provocato il ferimento di tre persone per lesioni e ustioni alle mani ed al resto del corpo. La persona ferita a Palma di Montechiaro è stata dimessa quasi subito dai sanitari del San Giacomo d’Altopasso mentre i due licatesi – che hanno prognosi superiori a trenta giorni – sono stati ricoverati. In definitiva, seppur il bilancio non sia definitivo, è andata abbastanza bene ed il vero e proprio senso della festa di capodanno è stato rispettato in pieno da cittadini sempre più consapevoli che la festa deve rimanere una festa e non una guerriglia. Ad Agrigento ha tenuto banco il concerto, nella piazza del Municipio, dei Tinturia e Lello Analfino che hanno riscaldato la fredda serata di moltissime persone venute ad assistere all’evento con una performance di tutto rispetto. A completare l’opera l’istrionico Lelluccio, irriverente e talvolta impertinente che ha “costretto” il pubblico numeroso e festoso non solo a cantare, saltare, ballare e fare auto-selfie ma anche a chiudere gli ombrelli, pochi in verità quelli aperti, ma anche a riflettere e ragionare su femminicidio, immigrati, mafia ed antimafia(“quella dei vivi, ricordando i morti”) invitando i giovani ad essere attenti e prudenti (perchè ha detto “sappiate che a casa ci sono almeno due persone che ci aspettano”) per poi invitare sul palco Fofò Purtusu per il “non tradizionale” messaggio di fine anno. Repertorio eccellente, alcuni must (92100, Precario, Cocciu d’amuri e Nicuzza) hanno trascinato i presenti a spellarsi le mani.

https://youtu.be/UBtNVqZ1n5k


Poco prima delle quattro sono arrivati i saluti e i propositi di buone speranze e aspettative realizzate. Nessun problema per la sicurezza e l’ordine pubblico con un servizio – partecipato da tutte le forze di polizia e associazioni di volontariato –  organizzato alla perfezione.