Il giudice per l’indagine preliminare del Tribunale di Agrigento Alessandra Vella, accogliendo l’istanza avanzata dall’avvocato Daniele Re, ha disposto la revoca della misura di custodia cautelare in carcere sostituendola con quella dei domiciliari nei confronti del trentacinquenne originario di Agrigento, condannato all’inizio del mese di Dicembre a tre anni e otto mesi per estorsione con il rito abbreviato.

, torna ai domiciliare con l’obbligo del braccialetto elettronico. L’agrigentino era stato arrestato lo scorso anno, insieme ad un coetaneo raffadalese che è a giudizio col rito ordinario, inizialmente con l’accusa di violenza privata. All’udienza di convalida il Gip riqualificò il reato in estorsione e, all’inizio di dicembre,  è stato condannato alla pena di tre anni e otto mesi.


L’accusa, che ha trovato riscontro nel dispositivo di sentenza, sosteneva che  avrebbe chiesto denaro ad un anziano per la restituzione di due mezzi risultati proventi di una truffa.