Il giovane Andrea a soli 21 anni s’è conquistato l’ambito titolo nazionale di nuoto 1500 Stile libero, gara svoltasi presso lo Stadio del Nuoto del Foro Italico a Roma. Dopo tantissimi successi raggiunti in tutta la penisola, ha portato a casa il titolo più importante per un atleta. Ci ha raccontato un po’ della sua carriera dicendo tra l’altro che: “… a 4 anni mia madre mi ha buttato in piscina perché avevo paura dell’acqua. All’inizio lo vedevo come una punizione infatti pur di non andare in piscina facevo finta di dormire così me la scampavo.

Col passare del tempo invece l’acqua è cominciata a piacermi, mi divertivo a nuotare, facevo le prime garette a livello provinciale e poi regionale andando abbastanza bene, anche se non ero ancora tra l’elite siciliana della disciplina sportiva. Dopo diverse stagioni travagliate, società fallite, piscine chiuse, cambio di allenatori, anche a  scuola incontrai  delle ostilità da alcuni prof circa la mia attività agonistica, malgrado ciò ho continuato a perseverare giorno dopo giorno sacrificio dopo sacrificio. Trascorrevo intere giornate fuori casa, mattina a Ravanusa al liceo scientifico, pomeriggio in piscina Eidos a Canicattì dove durante la pausa tra il primo ed il secondo allenamento della giornata ritagliavo lo spazio per studiare. Da allora ho cominciato  finalmente ad ottenere i primi risultati coronando le mie fatiche.


Dopo alcune stagioni di risultati non proprio eccellenti nel 2016 iniziai ad emergere a livello siciliano; nel 2017 divenni campione regionale in 2 gare (1500 stile e 800 stile), strappai i pass per i Campionati Italiani Giovanili in ben 3 gare, in quella estate arrivai molto vicino al podio italiano nella mia gara, i 1500 (quarto a 3’’ dal terzo); nel 2018 nonostante una stagione travagliatissima, forse la più difficile fino ad allora, riuscii ad ottenere un record regionale ed un argento italiano nella 5 km in vasca. Argento che mi valse pure la convocazione ad un raduno collegiale ad Ostia con i migliori atleti italiani di fondo. Ed è proprio in quella stagione che iniziai ad innamorarmi anche della gare a mare. Dalla stagione 2018/19 s’è cambiata aria (finalmente!), mi sono trasferito a Roma per gli studi universitari e nello stesso tempo ho continuato ad allenarmi in una delle società più forti d’Italia l’ “Aurelia nuoto” che ha sfornato talenti di livello europeo mondiale ed olimpico. Ho avuto difficoltà a conciliare lo studio col nuoto,  ho speso tempo e fatiche, ma come dicono i miei due allenatori romani “che ci ho na capoccia granne così”, insomma sono riuscito ad inserirmi in quel fantastico mondo sportivo. Ho continuato a dare il meglio di me, non mi sono mai arreso, nonostante i risultati facessero fatica ad arrivare ho sempre creduto in me stesso ed in quello che stessi facendo. Quest’anno, malgrado  la pandemia non mi sono arreso, infatti è  arrivato il tanto agognato titolo italiano nei 1500 SL. Una medaglia che per me vale più di un semplice oro. Il riconoscimento per una vita  piena di sacrifici (sia miei che dei miei genitori) e di scelte che ho sempre portato avanti col cuore. Come ho avuto modo di scrivere sui social, la parola chiave per tutto quello che si fa, che sia lavoro, sport o altro è solo una: perseveranza! “

Alessandro Casuccio