La Prefettura di Agrigento adottava un provvedimento interdittivo a carico della sig.ra C.C., titolare di una tabaccheria sita a Camastra, alla luce delle vicende giudiziarie che hanno coinvolto l’ex marito.

La titolare della tabaccheria, ritenendo illegittimo il provvedimento interdittivo reso dalla Prefettura, si rivolgeva agli avvocati Girolamo Rubino e Daniele Piazza al fine di proporre un ricorso volto all’annullamento dell’interdittiva prefettizia.

Gli avvocati Rubino e Piazza, con ricorso proposto innanzi il Tribunale Amministrativo Regionale della Sicilia – Palermo, hanno chiesto l’annullamento del provvedimento prefettizio poichè adottato sull’erroneo assunto secondo cui l’attività imprenditoriale della propria assistita sarebbe esposta al rischio di condizionamenti delle locali organizzazioni malavitose in ragione del legame coniugale, peraltro interrotto da diversi anni, con l’ex marito, soggetto ritenuto controindicato in quanto gravato da condanne per reati di natura mafiosa.

In particolare, gli avvocati Rubino e Piazza hanno dimostrato l’estraneità della propria assistita da qualsiasi forma di condizionamento da parte dell’ex marito e delle organizzazioni malavitose locali

Il TAR Sicilia – Palermo, condividendo le difese formulate dagli avv.ti Rubino e Piazza, ha accolto il ricorso ed ha annullato il gravoso provvedimento interdittivo a carico titolare della tabaccheria.

In particolare, il TAR Palermo ha avuto modo di osservare come la sig.ra C.C. non convivesse più con l’ex marito da oltre un decennio e che dunque nei confronti della stessa non vi fosse alcun rischio di condizionamento mafioso.

Per effetto della sentenza del TAR Palermo la sig.ra C.C. non sarà più soggetta alle gravi conseguenze scaturenti dal provvedimento prefettizio e potrà pertanto nuovamente intrattenere rapporti contrattuali ed economici con la pubblica amministrazione.