“Da un lato i tassi d’interesse sui mutui sono sempre in rialzo, dall’altro gli interessi sui depositi sono sempre in calo”. E’ critico Carmelo Raffa, coordinatore Fabi Sicilia, su quanto sta avvenendo in questi mesi ai danni dei risparmiatori edelle famiglie sempre più in difficoltà. Dallo studio effettuato dalla federazione autonoma bancari italiani si evince che se nei prossimi giorni il tasso Bce lieviterà al 4,25 aumenteranno ulteriormente le difficoltà per le famiglie e per le imprese.

Le parole di Raffa
“Un’automobile a rate del costo di 25.000 euro con un finanziamento decennale a un tasso del 13,65 verrebbe a costare 9.800 euro in più – spiega Raffa – Per i nuovi mutui, le rate di quelli a tasso fisso raddoppierebbero mentre per quelli a tasso variabile il rimborso mensile salirebbe del 60-70%. Per un mutuo a tasso fisso di 200 mila euro (il tasso medio applicato dalle banche potrebbe essere superiore al 6%) la rata mensile sarà di 1.341. Mentre per un mutuo di 100 mila euro la rata sarebbe di 627 euro. Per i vecchi mutui nessuna differenza per le rate a tasso fisso ma per quelli a tasso variabile aumenti fino al 75%”. Ma c’è un’altra faccia della medaglia.

L’erosione dei risparmi
“Nel contempo – conclude il coordinatore Fabi Sicilia – si nota l’erosione dei risparmi bancari perché le banche continuano a lucrare sui tassi d’interesse praticati ai correntisti che pertanto nei fatti subiscono una perdita secca in termini di svalutazione sulle somme depositate. Si auspica che gli istituti bancari, a cominciare dai colossi devono, inizino a riconoscere ai clienti ciò che è giusto superando metodi fortemente iniqui e penalizzanti”.