Avrebbe dovuto scontare una condanna di cinque mesi e dieci giorni in regime di arresti domiciliari per una lunga serie di reati: minaccia, esercizio arbitrario delle proprie ragioni, tentata violenza privata e resistenza a pubblico ufficiale. Dopo la sentenza di condanna, divenuta definitiva qualche mese fa, la sua condotta non è stata delle migliori e, in seguito a relazioni di servizio e segnalazioni, la procura Generale di Palermo ha emesso un ordine di carcerazione. Niente domiciliari, dunque, per un immigrato minorenne. Per lui si sono aperte le porte dell’Istituto penitenziario minorile di Caltanissetta. Ad eseguire l’ordine di carcerazione sono stati gli agenti del commissariato di Licata.