Quasi 40 milioni di euro sono stati destinati al rinnovamento della rete idrica nella provincia di Agrigento, nota per i problemi storici legati alla fornitura d’acqua. La gara d’appalto, recentemente conclusa e vista come un regalo di Natale insperato, è stata indetta dall’Aica, l’azienda idrica dei Comuni agrigentini, che gestisce il servizio dopo la controversa uscita di scena di Girgenti Acque.

Il progetto, precedentemente pianificato dalla defunta Girgenti Acque, mira a ottimizzare l’infrastruttura nel capoluogo agrigentino con interventi previsti nelle reti servite dai serbatoi Rupe Atenea, Itria, Giardini e Viale della Vittoria. Le relazioni allegate ai documenti di gara evidenziano le sfide esterne legate alla scarsa dotazione idrica e le disfunzioni strutturali interne, portando a una serie di operazioni che dovrebbero migliorare le erogazioni e integrare la rete nelle aree scarsamente servite.


Tra le iniziative previste spicca la creazione di un sistema di telecontrollo per acquisire dati in tempo reale, consentendo una risposta immediata alle variazioni di flusso e il monitoraggio delle perdite idriche che, puntualmente, fanno non poco affannare gli agrigentini. La speranza è che queste opere vengano eseguite nei tempi previsti per garantire un adeguato livello di distribuzione, come richiesto dal Piano d’ambito.

La gara d’appalto ha visto la partecipazione di sei concorrenti, principalmente in associazioni temporanee d’imprese. Il consorzio Della e le imprese Gen. Costruzioni ed Essequattro Costruzioni hanno vinto offrendo un ribasso del 30,33% sulla base d’asta.