Pugni, calci, schiaffi e minacce di morte alla moglie che, in una circostanza, e’ stata pure intimorita con una pistola puntata alla tempia e ha rimediato una frattura per i colpi ricevuti. Un poliziotto originario della Basilicata, ma in servizio ad Agrigento, e’ stata condannato a due anni di reclusione dal giudice monocratico del tribunale di Agrigento, Alfonso Malato. L’agente e’ stato riconosciuto colpevole dell’ipotesi di reato di maltrattamenti ma assolto per l’accusa di essersi sottratto agli obblighi di assistenza familiari nei confronti della stessa moglie e delle due figlie.

L’imputato, adesso, e’ stato condannato pure a risarcire l’ex moglie e le figlie che si sono costituite parte civile con l’assistenza delle avvocate Teresa Alba Raguccia e Graziella Vella.