Ha preso il via l’intervento di bonifica per la rimozione delle plastiche alla foce del fiume Dirillo, nel territorio di Acate, in provincia di Ragusa. L’Autorità di bacino della Presidenza della Regione, grazie a una convenzione siglata con il Comune ibleo, ha destinato 95 mila euro all’installazione di apposite gabbie per intercettare i rifiuti plastici, che si accumulano in prossimità dello sbocco del fiume.
In virtù di questa convenzione, il Comune potrà affidare l’appalto per l’installazione delle strutture a una ditta specializzata, mentre le associazioni ambientaliste del territorio si occuperanno della raccolta delle plastiche. Lo smaltimento, infine, sarà effettuato dalla società partecipata, che raccoglie i rifiuti nel territorio ragusano.
L’iniziativa è resa possibile dalla legge 60 del 2022, la cosiddetta “Salvamare”, grazie alla quale il ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica mette a disposizione della Sicilia, prima Regione d’Italia, circa 860 mila euro su base triennale. Questi fondi consentiranno di ripulire i fiumi dalla plastica, prevenendo l’inquinamento dei mari ed evitando così la contaminazione della fauna ittica, con evidenti vantaggi anche per la catena alimentare.
Dopo il lancio dell’iniziativa, avvenuto a Palermo lo scorso settembre, si sono tenute diverse giornate dedicate alla raccolta della plastica nelle foci dei fiumi da parte di numerose associazioni di volontariato e si continuerà anche nei prossimi mesi, collocando queste gabbie per intercettare stabilmente il materiale.
I corsi d’acqua già individuati, le cui foci necessitano di un intervento prioritario per la realizzazione del programma sperimentale triennale voluto dal Ministero, sono il Platani (territorio di Ribera), il Simeto (Catania), l’Ippari (Vittoria), il Dirillo (Acate), l’Irmino (Scicli) e il Belice (Castelvetrano).