La nuova ferrovia ad alta velocità fra Palermo e Catania si farà! Non ci sarà nessuno stop ai lavori, al massimo un rallentamento. I lotti centrali che non saranno ultimati in tempo per coprirli con i fondi del Pnrr saranno finanziati con altre fonti e la cabina di regia romana ha preso un impegno che non potrà non rispettare.

L’opera non si ferma
Dopo l’allarme sul rischio stop Ferrovie, WeBuild e regione siciliana scendono in campo per rassicurare sul fatto che l’opera non si ferma


I lotti incriminati
I lotti della ferrovia in costruzione fra Catenanuova ed Enna son quelli al centro della discussione perché non potendo essere ultimati entro giugno 2026, data ultima prevista per l’uso dei fondi del Pnrr, devo avvaòlersi di altre risorse. Si tratta del lotto da Catenanuova a Dittaino e di quello da Dittaino ad Enna.

Le operazioni prevedono anche la realizzazione della nuova stazione di Catenanuova e della stazione di Enna Nuova oltre lo scavo di tre gallerie per un totale di 8 chilometri e mezzo. Un lotto vale 588 milioni, un altro lotto, che potrà essere completato ma solo in parte, vale oltre 612 milioni.

Ferrovie: “Nessun ridimensionamento del piano”
Non è previsto alcun ridimensionamento degli interventi ferroviari attualmente in fase di realizzazione in Sicilia” scrive Rfi in una nota ufficiale e poi spiega: “RFI ha avanzato una proposta di rimodulazione limitata ai progetti che, allo stato attuale, presentano criticità tali da non consentire il rispetto delle scadenze del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), al fine di garantirne comunque il completamento e il relativo finanziamento”.

“La proposta prevede, in particolare, la conclusione di parti d’opera per quei progetti nei quali, per circostanze oggettive, non è più possibile completare entro giugno 2026 le tratte funzionali. Il quadro finanziario degli interventi è stato conseguentemente aggiornato, rimodulando la composizione delle fonti tra risorse PNRR e nazionali. In particolare, le risorse PNRR sono state concentrate sui progetti in fase di realizzazione più avanzata, mentre per quelli più critici è stato previsto l’utilizzo di finanziamenti alternativi”.

Nessuno stop
Secondo Rfi, dunque “Il passaggio a parti d’opera dei cantieri interessati non comporta quindi né un ridimensionamento dei progetti, il cui completamento è confermato, né un definanziamento degli stessi”.

Più risorse dalla rimodulazione
Per quanto riguarda la Sicilia, l’operazione di rimodulazione comporta peraltro un incremento complessivo delle risorse PNRR destinate alla regione, che passano da circa 1,5 miliardi a oltre 1,8 miliardi di euro, con un aumento di ben oltre 300 milioni di euro.

Dal perimetro PNRR esce il solo lotto 5 della tratta Palermo–Catania (Catenanuova–Dittaino), che presenta tempistiche ormai non più compatibili con gli obiettivi del Piano. Anche per questo intervento, tuttavia, sono già state individuate le coperture alternative, a valere su fonti di finanziamento diverse, per garantirne la prosecuzione senza alcun impatto sul cantiere in corso.

Contestualmente, il perimetro PNRR in Sicilia è stato ampliato con l’inserimento di nuovi interventi, tra cui il lotto 6 Bicocca–Catenanuova e il completamento delle opere relative alle tratte Giampilieri–Fiumefreddo e Ogliastrillo–Castelbuono.

Schifani: “Notizie catastrofiste smentite dai fatti”
“Le notizie catastrofiste sono state smentite dai fatti: nessun ridimensionamento delle opere ferroviarie in Sicilia, anzi un aumento delle risorse da 1,5 a oltre 1,8 miliardi di euro. Gli interventi di Rfi si faranno tutti, con coperture garantite anche fuori dal Pnrr. Chi parla di tagli o rinunce è smentito dai numeri. La Regione continuerà a vigilare con determinazione sul rispetto degli impegni” commenta il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, commentando la smentita ufficiale di Rfi.