President Donald TrumpDa una parte i dazi che gli Stati Uniti stanno imponendo alla produzione di importazione, dall’altra il rischio di un consistente taglio ai Fondi Ue nella prossima programmazione. L’Agricoltura siciliana rischia di pagare un prezzo alto ai cambiamenti in corso e dei prossimi anni.

Due allarmi e due diverse strategie di contrasto, due vicende al centro del dibattito all’apertura della Fam, la Fiera agroalimentare di Ragusa.


Regione in campo con misure compensative
“Stiamo ipotizzando misure compensative a sostegno del settore agroalimentare, augurandoci di non doverle attuare, nel caso in cui dovessero scattare dei dazi da parte degli Stati Uniti con eventuali effetti negativi sul comparto. Siamo pronti a impegnare risorse finanziarie perché a noi interessa la crescita dell’economia regionale e, in particolar modo, di queste filiere che sono strategiche per lo sviluppo del territorio” ha detto il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, durante la sua visita alla Fiera agroalimentare mediterranea (Fam), a Ragusa, quest’anno alla sua cinquantesima edizione.

Il governatore è stato accolto dal sindaco Giuseppe Cassì, dal presidente del Libero consorzio comunale Maria Rita Schembari e dal presidente del Consorzio interprovinciale allevatori di Ragusa, Giovanni Campo, da deputati regionali e altri rappresentanti delle istituzioni locali.

“Con le sue radici storiche e il traguardo della 50esima edizione – ha aggiunto Schifani – la Fam è l’espressione di un profondo legame fra comunità e territorio, sintesi delle eccellenze agroalimentari di un’area geografica forte della sua produzione nei settori dell’agricoltura e dell’allevamento. La nostra politica agricola e zootecnica si muove nella direzione della salvaguarda e della valorizzazione dell’identità agroalimentare per favorire la competitività territoriale e sostenere la filiera alimentare”.

L’allarme sul taglio dei fondi Ue

Dell’allarme lanciato dagli europarlamentari italiani sul taglio dei fondi Ue per l’agricoltura nella prossima programmazione che BlogSiclia ha raccontato nei giorni scorsi, ha parlato, all’inaugurazione, l’eurodeputato marco Falcone: “Siamo per le riforme e per rendere più efficaci i finanziamenti UE, ma non accetteremo cambiamenti che rischiano di ridimensionare i fondi e indebolire settori come agricoltura, pesca e coesione. Qui a Ragusa, cuore agricolo e produttivo siciliano, abbiamo raccolto le preoccupazioni delle categorie e rilanciato un impegno chiaro: ci stiamo già battendo come Forza Italia e PPE perché il nuovo bilancio 2028-34 garantisca risorse certe agli agricoltori, una spinta all’innovazione e sostegno ai territori più fragili, dal Mezzogiorno alle Isole” ha detto il vice capo delegazione FI nel Gruppo PPE al Parlamento Europeo.

“La nostra priorità – ha aggiunto Falcone – è difendere chi produce, chi investe e chi vive di agricoltura in Sicilia, in Sardegna e al Sud. Ci impegneremo in Parlamento per dare certezze agli agricoltori e garantire che l’Europa resti un interlocutore serio e credibile, vicino alle famiglie e alle imprese che ogni giorno contribuiscono alla crescita del Paese”.