Dopo quasi cento anni dall’incontro tra don Luigi Sturzo e il Vescovo di Agrigento Blandini sul tema dei cattolici nella vita politica italiana, un altro Sturzo, nipote dell’illustre statista, ha varcato il portone di bronzo del Palazzo Vescovile di Agrigento, per un incontro cordiale con l’Arcivescovo Mons. Montenegro, durante il quale è stato presentato il partito politico Italiani Liberi e Forti.

Gaspare Sturzo, presidente del Centro Internazionale studi Sturziani e fondatore del partito Italiani Liberi e Forti, unitamente ad Eugenio Gruccione e Giovanni Palladino, ha esposto al Pastore della Chiesa agrigentina gli obiettivi che il nuovo partito si prefigge di raggiungere che sono quelli che si richiamano al pensiero di Don Luigi.

La presenza dei cattolici nell’azione politica, è stato sottolineato durante l’incontro, ha consentito soprattutto alla Sicilia di superare i momenti più travagliati e difficili.

Disoccupazione, povertà, ricchezza concentrata nelle mani soltanto di pochi individui, mafia e altri mali che si sono annidati in questi ultimi anni hanno distrutto il tessuto sociale, economico e culturale delle nostre famiglie costrette ad elemosinare. Gaspare Sturzo, come allora ribadì il prozio, ha evidenziato che necessita un’azione profonda che possa liberare una popolazione schiava del bisogno e della povertà ai limiti della sopravvivenza.