Angelino-Alfano“Sulla Libia occorre che i leader europei prendano in mano il dossier con la stessa tenacia e la stessa forza che ha usato l’Ue con la Turchia: è indispensabile per noi”.

E’ categorico il ministro Alfano intervenuto nel municipio di Catania a un incontro con il commissario europeo per la migrazione, Dimitris Avramopoulos. Sono stati affrontati i temi relativi alla migrazione e all’asilo, alla riforma del Regolamento di Dublino, alla Guardia costiera e di Frontiera europea e al Migration Compact.

“Abbiamo la necessità che dall’Unione europea giungano interventi decisivi, siamo a un bivio perché altrimenti l’Ue ha una prospettiva cupa e molto triste”, ha aggiunto il ministro, che nel pomeriggio è stato presente, insieme ad Avramopoulos e al direttore di Frontex, Fabrice Leggeri, all’inaugurazione della nuova sede della Task force regionale europea per la gestione dei migranti (Eurtf).

“All’inizio del 2014 in Italia c’erano dei punti deboli, tra questi il sistema di identificazione: adesso siamo al cento per cento di riconoscimenti. Anche le commissioni per il riconoscimento dello status di rifugiato politico adesso sono ad arretrati zero – ha detto ancora Alfano -.  I meccanismi dei rimpatri sono chiari: chi scappa da guerre o da persecuzioni sarà accolto, mentre chi non è in regola con le leggi europee sarà rimpatriato”.

“Stiamo studiando una proposta da presentare all’Unione europea per l’uso delle navi per l’identificazione dei migranti, per poter prendere impronte digitali e dati anagrafici in mare durante i soccorsi. Così non avremo un posto fisso a terra creando degli hotspot sul mare”, ha concluso il ministro.

E’ cominciato con un complimento al sindaco Bianco l’intervento del commissario Ue per la Migrazione, Dimitri Avramopoulos: “È un grande onore essere qui a Catania. Il sindaco Enzo Bianco è un uomo che ha avuto una grande visione del mondo, nel 2001 aveva già visto quello che sarebbe stato lo sviluppo dell’immigrazione. Questo è il problema dei Governi: non ascoltano le amministrazioni locali…”.

“Con il ministro dell’Interno, Angelino Alfano – ha aggiunto – ci lega un anno e mezzo di lavoro su questo argomento. Avere una dimensione europea è molto importante. Lui è un politico attivo, che conosce la situazione e si sono come esponente politico europeo di livello e io sono molto grato a lui per quello che sta facendo”.

“Tutti gli Stati membri dovranno accettare le misure adottate in tema di immigrazione dell’Ue”, ha replicato il commissario Ue Avramopoulos, sottolineando che “l’Ue non era preparata ma ha fatto del proprio meglio per adottare le politiche per fronteggiare l’emergenza: abbiamo fatto passi avanti, con solidarietà e responsabilità”.

“L’Italia non è da sola nel fronteggiare la crisi e nell’affrontare la questione migranti. Rispetto allo scorso anno la situazione sta cambiando – ha aggiunto il commissario – l’Ue è vicina ai Paesi più colpiti, che sono la Grecia e l’Italia. Questa nuova task force dimostra che l’Unione europea c’è sul tema e in maniera concreta. Molti migranti sono arrivati e molti altri ne arriveranno e dobbiamo essere preparati. Per questo noi stiamo lavorando a stretto contatto con le autorità italiane. Sugli hotspot tutti gli Stati membri dell’Unione europea saranno chiamati a recepire i migranti”.

“Invece di erigere muri dovremmo costruire dei ponti, e comunque quello che sta avvenendo tra Austria e Italia deve essere spiegato e chiarito da Vienna”, ha poi detto Avramopoulos sulla situazione del Brennero. “Capiamo che i Paesi hanno difficoltà e subiscono pressioni – ha aggiunto – ma ciò che ci preoccupa è che si mette in discussione Schengen sulla libera circolazione dei cittadini”.

“La proposta del ministro dell’Interno, Angelino Alfano, di realizzare degli hotspot in mare è interessante e la stiamo studiando. Ci sono buone possibilità che sia accettata – ha concluso Avramopoulos – ma dobbiamo valutare tutte le questioni anche dal punto di vista legale”.