pier-agenSac, prossima mission: “Porte aperte ai privati”

“Entro quattro o cinque anni bisogna aprire ai privati”. Lo asserisce con convinzione Piero Agen presidente della Camera di Commercio, maggiore azionista della Sac che da poco nominato il nuovo consiglio di amministrazione al cui comando c’è Gaetano Mancini, amministratore delegato. Al momento la Sac è una società per azioni il cui socio di maggioranza, con 3/8 delle quote, è la Camera di Commercio di Catania, a seguire, con quote di 1/8 ciascuno, sono: le Camere di Commercio di Siracusa e Ragusa, le Province di Catania e Siracusa e l’Asi di Catania. “Abbiamo nominato questo Consiglio di amministrazione dando una mission”, spiega Agen, “quella per cui, entro quattro o cinque anni, questo scalo dovrà esser messo a disposizione dei privati. Significa che per quella data occorre fare opportuni e strategici investimenti che rendano l’opera appetibile. Intanto approviamo quanto fin qua messo in atto, compreso l’aver diminuito di 19 unità, e senza traumi, il carico di Sac Service”. In questo caso il riferimento è alle unità transitate come carrellisti nella ditta che si occupa delle pulizie.

Sui possibili fondi economici Agen ipotizza: “Abbiamo la grande risorsa dei Por per trovare importanti finanziamenti con cui portare la Stazione ferroviaria dentro l’aeroporto. E poi è necessario implementare l’area commerciale: a Fontanarossa mancano ancora una farmacia, una parafarmacia, un tabaccaio e un negozio di elettronica. Sono servizi importanti, quando non essenziali, per l’utenza di uno scalo da oltre 6 milioni di passeggeri. E poi sono importanti incassi per la Sac: 18 nuovi negozi si tradurranno in minimo 1 milione e 200 mila euro l’anno di affitti”.

Di recente nominato all’unanimità dai soci amministratore delegato, Mancini punta, invece, l’attenzione sulla difficile situazione societaria ereditata con cui si è dovuto confrontare dal primo giorno della sua nomina, che risale al 30 novembre 2007. “Secondo uno studio commissionato a una primaria società di consulenza”, riferisce Mancini, “Sac, rispetto ad Aeroporti di analoghe dimensioni, aveva minori ricavi dai parcheggi (-80%) e dalle subconcessioni commerciali, mentre pagava in più i costi della security (+30/40%). Altre voci che hanno pesantemente influito sul bilancio Sac sono quelle relative alle pulizie e alla manutenzione dell’aerostazione: per la prima si è assegnato il servizio a una ditta, tramite appalto, accertando economie per 700 mila euro l’anno (la stessa ditta ha anche assunto i 19 carrellisti che erano in Sac Service). Si sta procedendo, invece, a effettuare una gara per assegnare l’intera manutenzione di Fontanarossa ad un’unica ditta, senza segmentare la fornitura”.

E conclude: “In questi ultimi mesi si è lavorato alla rigorosa attuazione del Master Plan autorizzato da Enac e al raggiungimento degli obiettivi di efficienza che potranno, in futuro, allettare investitori privati”.

3 aprile 2009 –                                  Alessandra Bonaccorsi

Fonte: www.economiasicilia.it