Dispiace che a seguito di una riunione ufficiale tenutasi assieme a quasi tutti i quindici consiglieri della maggioranza che mi sostiene, scaturiscano certe scomposte reazioni.
Era nell’aria e si sapeva che bisognava fare qualcosa, a seguito dei recenti fatti che hanno scombussolato un intero paese, quali l’imprevedibile arresto di un assessore per traffici di droga e non ultimo, il mancato ritrovamento del concittadino Angelo Rizzo, scomparso il 10 luglio e mai più ritrovato.
I due fatti, ovviamente non sono da mettere in relazione l’uno con l’altro.
Semmai, il sottoscritto, per dare un forte segnale a tutta la città ha chiesto all’intera classe politica del paese di promuovere un totale riassetto della giunta e della macchina burocratica, per fugare qualsivoglia sospetto di conflitti di interesse di qualcuno e soprattutto per porre in essere delle azioni di forte contrasto a certi fenomeni, investendo più risorse economiche ed umane, per garantire una maggiore sicurezza per i cittadini, bersaglio di qualche gang criminale dedita anche allo spaccio di stupefacenti.
Come al solito c’è sempre qualcuno che, volendo recitare la parte vittima, malgrado le dure contestazioni nei suoi riguardi per l’imbarazzante posizione che occupava di assessore all’urbanistica, con il relativo cognato, responsabile dell’urbanistica. Avendogli chiesto in molti, già da tempo, compreso l’altro ieri, che uno dei due doveva dimettersi, l’assessore ha preferito sviare il discorso, buttandosi sulla droga, con un certo ritardo, e solo quando gli sono state chieste le dimissioni. assieme a tutti gli altri assessori.
Se il motivo delle sue dimissioni, peraltro richiestegli da quasi tutti i consiglieri di maggioranza, doveva essere la droga, poteva pensarci qualche mese fa a dimettersi e cioè quando hanno arrestato un suo collega assessore, proprio a causa di un traffico di droga.
No, invece, l’assessore in questione si dimette solo a parole, intendiamoci, visto che non c’è alcuna lettera di dimissioni protocollata, soltanto adesso e cioè quando gli è stato chiesto da più parti. Grazie, per la sua sensibilità.
Ma non era necessario che glielo chiedessero di dimettersi per farsi bello con un gesto che ripeto gli era stato chiesto a lei ed ai suoi 5 colleghi assessori.
Proprio perché non si vuole discriminare nessuno, abbiamo deciso di azzerare tutto già tre giorni fa, compreso chi continua a fingere ed a bleffare, dando ad intendere che si dimette per sua spontanea volontà e non perché gliel’hanno chiesto.
Bel gesto! Grazie. Le contestano i suoi conflitti di interesse e lei se ne esce, molto tardivamente, con discorsi che piuttosto deve indirizzare alle autorità giudiziarie, se lei sa qualcosa. Altrimenti, si tratta dell’ennesimo suo bluff.
E poi rispetto alle patenti, di salubrità od a certe visioni salutistiche della vita, faccio presente a lei ed a qualche suo sodale che, per mia fortuna, non fumo, non bevo e non faccio eccessi, proprio per togliere dall’imbarazzo lei ed i finti moralisti come lei.
Pensi che ho pure firmato un’ordinanza da estendere anche a chi dice messa, vietando il consumo persino del vino che accompagna l’acqua e l’ostia consacrata. So di risultare blasfemo ma a chi ci continua a dire: ‘ricordati che devi morire’, rispondo che non morirò né io, né Racalmuto, né la speranza di vivere felicemente in un mondo libero da ipocriti e farisei, dove, ovviamente regna la pace e l’ordine pubblico.
Ecco perché a questo punto l’appello lo rivolgo a tutti i consiglieri comunali ed a tutta i cittadini che vogliono sostenere un progetto di sviluppo del paese, lealmente, senza trucchi e sotterfugi, nel pieno rispetto dei tutte le istituzioni, non solo a parole ma soprattutto nei fatti.
E scusate se ho sbagliato a parlare, è sempre meglio di dire bugie o professarsi paladini della legalità, quando con i trucchi del mestiere la legalità qualcuno la calpesta quotidianamente.
Salvatore Petrotto
Sindaco di Racalmuto