arrestoE’ stata rinviata al prossimo 14 gennaio la sentenza relativa all’ operazione anti usura “Tie break”. Ieri presso l’aula Gup n°9 del nuovo tribunale di Agrigento, il presidente ha rinviato ntutto all’anno nuovo. Non c’è stata dunque nessuna attività giudiziaria. L’operazione, portata avanti dalla polizia, ebbe inizio il 12 settembre 1998 ed interessò 42 persone, soprattutto di Canicattì. La maxi operazione denominata all’epoca “Tie Break” partì da una serie di accertamenti, presso alcuni istituti bancari, a carico di alcuni indagati che nel giro di qualche mese portarono a sgominare due organizzazioni dedite non solo all’usura, con tassi che arrivavano fino al 30 per cento mensili, ma anche a tutta una serie di reati che tennero in apprensione sia gli abitanti di Canicattì che le forze dell’ordine. La richiesta di rinvio a giudizio coinvolge 53 persone, undici in più di quelle destinatarie dell’ordinanza di custodia cautelare firmata all’epoca dal Gip Walter Carlisi che portò 30 persone in carcere, 8 agli arresti domiciliari, 2 con obbligo di presentazione quotidiana alla polizia e 2 rigetti. In totale sono stati chiesti 87 anni di carcere. I poliziotti accertarono che in città operavano due organizzazioni che in diverse occasioni collaborarono tra loro per portare avanti atti criminosi. L’attività illecita riguardava soprattutto l’usura.