Dal 4 giugno 2010, data in cui il Comune, a mezzo fax ha chiesto ufficialmente l’intervento,  ad oggi nessun fattivo riscontro è stato registrato da parte dell’ENEL Spa per assicurare la fornitura di energia elettrica nei tre serbatoi comunali che, se attivati, potrebbero alleviare la continua penuria di acqua in città.

“L’impossibilità di poter interloquire con gli addetti dell’ENEL, nonostante l’impegno profuso da parte del sottoscritto – dichiara l’assess.  Furnò – e dei funzionari comunali per  attivare le procedure previste (fax, accettazione preventivi, versamenti, stipula dei contratti e quant’altro necessario) nessuno ci  comunica ufficialmente, cosa ostacola e/o boicotta la fornitura di energia elettrica nei suddetti serbatoi.


Ciò sta inducendo l’Amministrazione comunale a dare vita ad una clamorosa azione di protesta, intesa a sensibilizzare anche la cittadinanza e per renderla edotta sulle notevoli difficoltà burocratiche – in  cui si opera quotidianamente- e che vanificano tutti gli sforzi protesi a risolvere  i principali  problemi  di Licata.

Tale protesta potrebbe consistere nella volontà di effettuare lo spegnimento della pubblica illuminazione nelle ore serali e notturne, anche a costo di essere denunciati per interruzione di pubblico servizio.

L’iniziativa – conclude l’asses. Furnò – serve anche a dare una risposta a chi ha chiesto pubblicamente “che fine hanno fatto i serbatoi comunali ?”

Già da tempo e precisamente dal mese di luglio, i suddetti serbatoi sono stati  resi perfettamente funzionali con modesti interventi, ma ad oggi non  possono essere attivati per mancanza di energia elettrica. GRAZIE ENEL”