Feedback. Questa è la parola magica con cui adesso i politici o aspiranti tali si devono confrontare. Vuol dire che la reputazione di ogni singolo individuo, per il ruolo che occupa, avrà una valutazione da parte dei cittadini elettori.

Credo che i candidati sindaco ne debbano tenere conto. Fino a qualche anno fa tutto questo non sarebbe stato possibile. L’unica voce narrante era quella della televisione locale e bastava comunque avere ( diciamo così) buoni rapporti con l’editore per mettere a tacere anche le più ignobili malefatte. Questo si registrava in ogni dove, in ogni singolo e minuscolo paese come nella più grande metropoli, tutto in proporzione.


Oggi la rete non consente più di farla franca. Si è soggetti immediatamente al giudizio della gente, che giudica le vostre azioni, il vostro operato, le vostre inefficienze, le vostre alleanze, le vostre frequentazioni. D’altronde se si decide di fare politica non ci si può certo esimere dal giudizio della gente. Si diventa uomini pubblici nel bene e nel male.

Credo che i nostri candidati debbano tenere conto di questo e debbano essere più accorti, più attenti, più prudenti.

La nostra testata conta oramai un numero davvero straordinario di commentatori che quotidianamente accendono discussioni su diversi argomenti. Noi ci limitiamo a censurare quelli più focosi che si lasciano andare e che a volte risultano offensivi piuttosto che efficaci. Col tempo ,dobbiamo dire, che coloro che utilizzano questo mezzo in modo errato o offensivo sono sempre di meno e la gran parte di coloro i quali intervengono sugli argomenti lo fanno a ragion veduta e spesso con post che meriterebbero lo spazio di un articolo.

Tutto questo per dire che tra qualche giorno, appena sciolto l’arcano e presentate le liste, i nostri oramai innumerevoli lettori saranno lì,  sul piede di guerra per potere dare il proprio contributo e rendere più interessante questa tornata elettorale.