E’ morto ieri notte, vittima di una crisi cardiaca, l’ imprenditore agrigentino Filippo Salamone. A marzo prossimo avrebbe compiuto 70 anni.  Il cuore di Salamone, già tormentato da altri infarti, a seguito dei quali, come si ricorderà, gli era stato concesso il beneficio della detenzione domiciliare, non ha retto. Filippo Salamone, imprenditore di spicco per decenni, è stato per altrettanti anni – a capo dell’Impresem – un punto di riferimento per l’ economia agrigentina. All’inizio degli anni ’90 fu coinvolto in inchieste giudiziarie (Tangentopoli siciliana) culminate, nell’aprile 2008, nella condanna definitiva a 6 anni e 6 mesi per concorso esterno in associazione mafiosa al termine del processo denominato “Tavolino” su un intreccio tra politica, imprenditoria e mafia.